Caldo, mucche stressate dall’afa: a Varese -15% produzione latte
Le alte temperature di questi giorni si fanno sentire anche nelle stalle del Varesotto.
Caldo, mucche stressate dall’afa: le alte temperature condizionano la produzione di latte.
Caldo, mucche stressate dall'afa
“Anche nelle stalle del Varesotto il caldo si è fatto sentire e, già in questi giorni, il calo di produzione del latte ha superato il 15%. E’ fisiologico, le alte temperature stressano anche gli animali ed è importante intervenire predisponendo ventilatori e umidificatori nelle stalle per creare il necessario sollievo”.
Così Paolo Zanotti, allevatore, a proposito del grande caldo di questi giorni, che si è fatto sentire anche nelle fattorie e nelle stalle prealpine, dove le mucche stanno producendo il 15 per cento in meno di latte rispetto ai periodi normali.
Le alte temperature
In provincia di Varese, le temperature “esterne” di questi giorni sono abbondantemente sopra i 30 gradi, e nel fine settimana è previsto un ulteriore incremento che vedrà le massime portarsi sui 34 e le minime oltre i 20: ciò contro una media storica stagionale che, in agosto, si attesta tra i 28 di massima e i 15 di minima, secondo le elaborazioni di Coldiretti Varese. Va da sé che, all’interno delle stalle, la colonnina di mercurio è superiore di circa 8 gradi e, quindi, giunge a sfiorare i 40.
Clima ottimale tra i 22 e i 24 gradi
Per le mucche – spiega la Coldiretti prealpina – il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi, oltre questo limite gli animali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte. Nelle stalle sono quindi scattate le contromisure per combattere lo stress da afa: i ventilatori sono accesi, l’acqua fresca viene nebulizzata grazie ad apposite doccine e i pasti sono serviti nelle ore più fresche per invogliare gli animali a sfamarsi e scongiurare il pericolo disidratazione.
In sofferenza anche altri animali
A patire il caldo sono anche gli altri animali: i maiali, ad esempio, che mangiano meno nonostante ventilatori, doccette e impianti di raffreddamento misti con acqua e aria, mentre si segnalano difficoltà anche nei pollai dove – evidenzia la Coldiretti - si sta registrando un calo di circa il 5 per cento nella deposizione delle uova.