Cacciatore fantoccio "impiccato" a Cascina Pianbosco: gli animalisti passano alle minacce
L'"impiccagione" questa mattina a Venegono Superiore
Dopo manifesti, adesivi sui cartelli e atti vandalici, ora i militanti di Centopercentoanimalisti passano alle minacce. Non si può intendere altrimenti il fantoccio di un cacciatore "impiccato" sul cartello di Cascina Pianbosco, lì dove qualche tempo fa era stata "trovata" una delle gabbie utilizzate dalle squadre impiegate contro i cinghiali, con tanto di cartello "cacciatore infame".
Cacciatore fantoccio "impiccato" a Cascina Pianbosco
L'impiccagione, come loro stessi la definiscono in un comunicato, è avvenuta questa mattina, mercoledì 14 luglio, all'interno del Parco Pineta. Bersaglio, evidente, sempre i cacciatori delle squadre di selezione impiegati dal Parco per contenere il numero di cinghiali presenti nell'area. Un sovrannumero, che da diversi anni a questa parte rappresenta un serio problema non solo per la sicurezza di chi frequenta i boschi o li attraversa in auto ma anche un danno economico per chi all'interno e vicino ai suoi confini ha un'attività economica e una minaccia all'equilibrio dello stesso ecosistema, privo di predatori naturali.
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"Invece di cercare soluzioni civili, chi governa da quelle parti preferisce fare da scendiletto ai cacciatori" attaccano i militanti, anonimi, nel loro comunicato e rivendicare "un'azione ovviamente provocatoria" contro i cacciatori.