Braccio di ferro fra Asst e sindacati: "Basta falsità, ecco tutti i numeri"
Turni, assunzioni, appalti esterni e riconversione: la versione dell'Asst Sette Laghi

L'attacco dei sindacati di questa mattina, mercoledì 24 marzo, contro le scelte e l'organizzazione dell'Asst Sette Laghi davanti a questa terza ondata Covid, ha provocato la reazione dell'azienda ospedaliera varesina che ha annullato il tavolo programmato per il pomeriggio. Un vero e proprio braccio di ferro, dove a scontrarsi sembrano esserci due visioni diverse della mission della Sette Laghi.
L'Asst replica ai sindacati: "Basta falsità, guardiamo ai numeri"
Turni massacranti da 12 ore, poche assunzioni, livelli di stress insostenibili per il personale, scelte tardive e "privatizzazioni" senza ragioni: queste, riassumendo, le grosse criticità interne agli ospedali della Sette Laghi denunciate questa mattina da tutti i sindacati del comparto ospedaliero.
Accuse che l'azienda respinge in blocco: "Sono falsità", fa sapere.
Prima però è necessaria una panoramica della situazione Covid oggi all'interno della Sette Laghi. Tra tutti gli ospedali, l'azienda può contare complessivamente su circa 1000 posti letto. Di questi mille, oggi 375 sono occupati da pazienti Covid (in continuo aumento) e 539 da pazienti non Covid, con liberi quindi meno di cento posti letto fra tutti gli ospedali. Questa la ragione che ha portato all'ingresso nella "Fase 4b" con la conversione di Angera in Covid Hospital e una riconversione di posti letto e riorganizzazione di alcuni reparti in tutti gli ospedali territoriali in linea con quanto previsto dalle direttive regionali.
Riconversione che ha uno scopo principe: mantenere il più possibile a regime l'attività chirurgica e ambulatoriale ed evitare come durante la prima ondata l'interruzione delle attività.
Mancata condivisione
La prima critica a cui risponde l'azienda riguarda la mancata condivisione e comunicazione delle scelte e riorganizzazioni. "Negli ultimi 12 mesi abbiamo svolto oltre 30 tavoli con i sindacati del comparto infermieristico, e nell'ultimo periodo con cadenza settimanale. Nell'ultimo, il 15 marzo, è stato presentato proprio il piano di riorganizzazione per far fronte alla pressione portata dall'aumento dei pazienti Covid, illustrando nel dettaglio anche cosa questi interventi avrebbero comportato sul personale".
Turni da 12 ore
Anche sui turni da 12 ore l'Asst Sette Laghi interviene con alcune precisazioni, partendo dai numeri: "Attualmente ci sono 186 dipendenti che svolgono turni da 12 ore, su un organico di 5200 persone. Di questi 186, un terzo lo ha scelto volontariamente e gli infermieri sono 95. Va rimarcato che questa turnazione non aumenta il monte ore settimanale, che resta lo stesso".
Assunzioni e personale
Capitolo assunzioni. "Col contagocce", lamentavano i delegati sindacali. "Nell'ultimo anno, al netto del turnover, abbiamo assunto 230 infermieri oltre ad altre figure come Oss e tecnici - fa sapere l'Asst - L'ultimo bando è stato eseguito in tempi record a marzo, a tempo indeterminato, e a breve i neoassunti saranno in servizio".
Appalti ed esternalizzazioni
Infine la questione degli appalti esterni, l'ultimo sulla logistica che secondo i sindacati conferma la volontà di un "metodo Amazon" nel mondo della sanità. "Si tratta dell'appalto di un servizio, come le pulizie o la mensa. Appaltare la logistica ci permette di affidarla a un'azienda specializzata in quel campo, che quindi potrà fornire un servizio migliore con risultati migliori. Va poi ricordato che le assunzioni in un'Asst devono fare i conti con un budget dedicato, quindi se dovessimo assumere noi per logistica e trasporti dovremmo ridurre quelle per infermieri e comparto sanitario che però sono essenziali per la nostra mission che è e resta la cura dei cittadini. Appaltare questi servizi non porterà a nessun licenziamento perchè le figure che oggi se ne occupano saranno riqualificate per altre mansioni, e anzi porteranno a un aumento occupazionale per il territorio perchè chi vincerà la gara dovrà assumere per svolgere il servizio".
"Approcci diversi"
Come detto, lo scontro sembra essere soprattutto di approccio. Da una parte l'azienda che intende mantenere attività chirurgica e ambulatoriale rimandando per quanto possibile un eventuale riconversione dei reparti come avvenuto con la prima ondata. Dall'altra, rileva la Sette Laghi, "mettere queste in secondo piano, come è stato chiesto più volte nei tavoli di confronto. E a questa richiesta, finchè potremo, ci opporremo".