Bollette Tradate: il punto con i responsabili di Alfa e Ato
Lavori necessari in programma, una rete da ammodernare e ampliare, problemi da risolvere e anomalie del passato da correggere.
Ieri sera, venerdì 15, Ato e Alfa sono stati ospiti di una serata in sala consiliare per spiegare chi sono, cosa fanno e soprattutto il perchè delle bollette dell'acqua siano aumentate.
Bollette Tradate, serata con Alfa e Ato
Necessità di fare investimenti (tanti) su una rete idrica vecchia e molto problematica, con molti problemi da risolvere, non solo a Tradate e l'abitudine a ricevere una bolletta che veniva "calmierata" dalla fiscalità generale, quindi pagata comunque dai cittadini ma senza che questi se ne accorgessero. Questi, riassumendo molto, i motivi che hanno determinato l'aumento in bolletta riscontrato dai cittadini di Tradate nella prima fatturazione firmata da Alfa, più alta del normale anche perchè ha dovuto recuperare il non fatturato del precedente gestore. Ma soprattutto, che determinerà gli aumenti che si prevedono per almeno i prossimi 10 anni prima di arrivare a una stabilizzazione della tariffa prevista per il 2034-2035 a 1,11 euro al metro cubo (partendo dallo 0,8 circa).
Tre ore di incontro che, come fatto notare dai consiglieri dell'opposizione, fosse stato organizzato prima di far arrivare nelle case bollette con aumenti più e meno pesanti a firma di un nuovo operatore avrebbero evitato molte delle polemiche viste in queste settimane ma che hanno permesso a tutti di capire quale sia la situazione che Alfa si trova ad affrontare.
QUI LA REGISTRAZIONE DELL'INCONTRO A TRADATE
"L'acqua deve costare il giusto"
Come spiegato dal presidente dell'Ato di Varese Riccardo Del Torchio, con l'ingresso di Alfa come gestore unico del servizio idrico (che si occupa quindi dalla captazione dell'acqua al suo smaltimento finale) l'anomalia erano le bollette precedenti, non quelle nuove:
"La gestione dell'acqua si avvicina a quella dei rifiuti: siamo abituati per questi a pagare la copertura al 100% del servizio, con l'acqua quest'abitudine non c'è: le tariffe applicate precedentemente non arrivavano a copertura totale, e i Comuni integravano con risorse proprie dalla fiscalità generale. La tariffa unica invece è onnicomprensiva, quindi va a coprire i costi di gestione del servizio e gli investimenti necessari per risolvere le infrazioni in corso, ampliare ed efficientare tutta la rete. Contenendo i costi di gestione e facendo gli investimenti intelligenti per ottenere delle economie, in futuro potremo riuscire ad avere una contrazione o dei soldi da investire ulteriormente sul territorio, trasmettendo importanza del bene comune acqua di cui non possiamo abusare e sprecare. L'acqua deve costare il giusto, nè troppo poco nè troppo, per permettere da una parte a tutti di accedere a un bene essenziale e dall'altra educare a non sprecare il bene comune".
27 milioni di investimenti nel 2021
Parlando degli investimenti, nel prossimo anno Alfa ne prevede per 21 milioni su tutta la rete in gestione, che comprende 4mila chilometri di tubature idriche, 280 pozzi, 332 serbatoi, 1631 chilometri di fognatura e 72 impianti di depurazione, realizzati negli anni dai Comuni e dalle precedenti società ecologiche, molti dei quali problematici e malfunzionanti. E negli anni a venire, la cifra salirà per far fronte alle esigenze di ammodernare e sistemare la rete: "Stiamo lavorando - ha spiegato il presidente di Alfa Paolo Mazzucchelli - a un piano industriale per i prossimi anni da circa 700milioni di euro di investimenti".
Una rete che fa acqua da tutte le parti
Cifre enormi, come enormi sono gli investimenti da fare e i problemi da risolvere. Solo per sistemare gli impianti di depurazione saranno necessari 57 milioni di euro. Poi, c'è una rete che fa acqua, e causa sprechi consistenti. E, presto, anche la fognatura che in provincia di Varese copre solo il 40% delle utenze e andrà ampliata perchè spariscano i pozzi neri dove ancora scaricano moltissime case (per non parlare di quelle che disperdono direttamente nell'ambiente).
Nell'ambito dell'efficientamento e degli investimenti, nel prossimo anno saranno sostituiti a livello provinciale 20mila contatori e realizzati tre laboratori per il controllo delle acque in captazione, in circolazione e di quelle reflue. Per Tradate, gli investimenti in previsione sono di oltre 4milioni di euro solo per gli interventi puntuali, senza contare quindi le manutenzioni ordinarie e straordinarie.
Opere che, ha precisato Mazzucchelli, non entreranno in bolletta prima di due anni: "A differenza di quanto siamo abituati - ha spiegato - tutti gli investimenti sono "ex post", quindi vengono pagati dai cittadini non in previsione di essere fatti ma dopo che l'intervento è stato concluso e verificato. L'elemento che drenerà più risorse saranno gli adeguamenti del sistema fognario. Quando parliamo di tombini che non reggono e città che vanno a mollo una delle cause è l'inadeguatezza del sistema fognario. E questi lavori non hanno copertura in tariffa se non due anni dopo la realizzazione. Ma la tariffa ogni anno ne paga un quarantesimo perchè l'ammortamento dura 40 anni".
Investimenti che comunque si sarebbero dovuti fare, come rimarcato dal consigliere Dario Galli, e che in un modo o nell'altro si sarebbero dovuti pagare.
Quanto si paga a Tradate?
"Alfa ha preso tariffa come predisposta da Prealpi e ha applicato il coefficiente teta del 6,5% - ha spiegato Mazzucchelli entrando nel merito delle bollette - La tariffa, come impostata da Prealpi non era tra l'altro perfettamente conforme alle regole in quanto non è stata adeguata a regole nazionali che ormai hanno quasi 5 anni e abbiamo dovuto adeguarla. Prendendo come esempio un consumo di 192 metri cubi d'acqua di una famiglia di tre persone (175 litri al giorno), il costo a Tradate è di 211,81 euro annui. Mediamente, in Lombardia la stessa quantità costa il 45,9% in più. A Tradate l'acqua costa 1,10 euro ogni mille litri, in Italia 2,19, nel resto d'Europa molto di più".
Venendo invece agli aumenti, secondo i dati di Alfa delle 4.400 utenze Tradatesi il 92% ha trovato un aumento in linea al 6,5% in più determinato dal coefficiente teta, 139 invece aumenti superiori anche del 50-60%. Ma su tutti ha pesato l'arretrato delle rilevazioni non effettuate da Prealpi dopo febbraio. Recuperato quel pregresso seppur ci saranno aumenti continui per i prossimi anni del 6,5% non dovrebbero più esserci "stangate". Fatto salvo, poi, che come spiegato da Mazzucchelli Alfa permette una rateizzazione personalizzata per chi si è trovato consumi extra (non frutto di errori ovviamente, che verranno corretti) dovuti al pregresso e per le famiglie sotto determinate soglie Isee la possibilità di accedere al bonus idrico.
Basta sprechi
Oltre a investimenti, costi di gestione, falle da chiudere, c'è poi la questione dello spreco d'acqua accennato in apertura da Del Torchio, cu cui si sono concentrati gli interventi (in questo caso "bipartisan") dei consiglieri Pd Mauro Prestinoni e Marco Viscardi e del leghista Stefano Candiani. I primi, chiedendo al Comune di "puntare sull'educazione al non spreco, in linea con le mozioni sull'ambiente approvate dal consiglio comunale", sulla linea di quanto (positivamente) fatto negli anni per la raccolta differenziata: educare a usare meglio l'acqua che esce dal rubinetto.
Il secondo invece facendo notare che "spesso un bene si spreca perchè chi lo utilizza non fa una relazione fra il suo costo e quello che riceve negli anni. Quando la fiscalità generale supplisce al costo del singolo servizio, questo rischia di perdere valore. Sono d'accordo che serva un ulteriore sforzo di comunicazione. Se il servizio non viene pagato da chi lo consuma, viene pagato da tutti compresi quelli che hanno evitato gli sprechi".