Morazzone

Bianchi (Lega): "Qualcosa non ha funzionato". I fatti di Morazzone arriveranno al Ministero

Lo shock lascia il posto alla rabbia nella comunità di Morazzone: perchè il bambino si trovava dal padre, ai domiciliari dopo un altro tentato omicidio?

Bianchi (Lega): "Qualcosa non ha funzionato". I fatti di Morazzone arriveranno al Ministero
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Mentre lo shock è ancora forte a Morazzone e in tutto il territorio per il tremendo omicidio del piccolo Daniele da parte del padre Davide Paitoni, ci si chiede, e con rabbia, come sia stato possibile che il bambino si trovasse a casa dell'uomo, ai domiciliari per il tentato omicidio di un collega colpito con un coltello. Tentato omicidio simile a quello che, dopo aver ucciso il piccolo, il 40enne ha compiuto verso la moglie.

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Insomma, una situazione delicata. E complicata, da un sistema giustizia che ancora una volta sembra aver mostrato le sue falle. Perchè non solo Paitoni si trovava ai domiciliari per un'accusa decisamente grave, ma su di lui pendeva anche una segnalazione da Codice Rosso per maltrattamenti alla moglie. Possibile che non si potesse intervenire prima?

Va detto che per il nostro ordinamento, nelle procedure di giustizia civile per separazione, il giudice può intervenire impedendo a uno dei genitori di vedere il figlio su richiesta dell'altro, suffragata e provata da elementi che dimostrino la vera pericolosità verso il minore. O al termine di eventuali indagini psicosociali sul nucleo famigliare.

Richiesta, e dubbi, che non ci sarebbero stati: il bambino si trovava in quella casa per Capodanno in virtù di un accordo tra i legali di parte (e quindi, dei genitori) che prevedeva l'affidamento e il collocamento alla madre ma il diritto di visita dal padre nei fine settimana.

"È evidente che non hanno funzionato più di una questione, in primis la custodia cautelare ma anche il rapporto della tutela sul minore, oltre che le interlocuzioni con i comuni - commenta però l'onorevole della Lega Matteo Bianchi, morazzonese ed ex sindaco - Non si parlano i vari poteri e le istituzioni tra loro ma se lo avesse saputo il sindaco, che è sentinella, lo avrebbero attenzionato. E’ una cosa che lascia di stucco e che ha scosso tutti. Ciò che non ha funzionato nel tutelare la sicurezza di un bambino di 7 anni deve essere affrontato. La questione ora la porterò alla Camera, ai massimi livelli di interlocuzione con Governo. Approfondirò tecnicamente la questione e cercherò anche testimonianze di una vicenda che covava in silenzio. Farò tutte le verifiche del caso e depositerò un’interrogazione o un’interpellanza al ministro della Giustizia Marta Cartabia".

 

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