La Regione ora preme

"Basta calunnie, la Lombardia deve essere in zona arancione"

Dopo l'ultimo monitoraggio dell'Iss Fontana ora chiede il passaggio già nei prossimi giorni in zona arancione

"Basta calunnie, la Lombardia deve essere in zona arancione"
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Il Presidente della Regione Attilio Fontana duro in un post su Facebook dopo la pubblicazione dei dati della bozza del monitoraggio dell'Istituto Superiore della Sanità.

"Ora Lombardia in zona arancione": affondo di Fontana

0,82. E' il valore dell'indice Rt, quello che definisce la trasmissibilità del Covid, relativo alla Lombardia, stando alla bozza del monitoraggio dall'Istituto Superiore della Sanità oggi, venerdì 22 gennaio. Un crollo rispetto al valore superiore a 1,25 calcolato una settimana fa che aveva contribuito al contestato inserimento della Lombardia in zona rossa, oggetto di un ricorso al Tar di cui lunedì dovrebbe arrivare già l'esito.

Un dato che seppur in bozza, manco a dirlo, è benzina sul fuoco per la Regione Lombardia, che ora chiede di essere inserita già da stasera in zona arancione anticipando di una settimana la fine della zona rossa (il Decreto in vigore stabilisce infatti che, prima di un passaggio a una fascia con restrizioni minori i dati debbano essere confermati per 14 giorni).

"La Lombardia deve essere collocata in zona arancione - tuona sui social Fontana -  Lo evidenziano i dati all’esame della Cabina di regia, ancora riunita. Abbiamo sempre fornito informazioni corrette. A Roma devono smetterla di calunniare la Lombardia per coprire le proprie mancanze".

Qualcuno ha sbagliato?

La differenza fra i due dati (se confermato il valore di 0,82) in così poco tempo sta facendo pensare molti che da qualche parte ci sia stato un errore. Ammesso che sia così, chi ha sbagliato? Non è semplice capirlo, e difficilmente qualcuno lo ammetterà. L'indice Rt elaborato dall'Istituto Superiore di Sanità infatti emerge sulla base dei dati forniti dalle Regioni, e solo i diretti interessati Certo è però che il dato Rt di una settimana fa agli occhi di molti era risultato "anomalo", anche a quelli di un analista indipendente come il docente dell'Insubria Davide Tosi che giornalmente approfondisce e analizza i dati dell'epidemia dalla pagina Facebook "Predire è meglio che curare" e che rilevava come l'indice Rt lombardo da lui calcolato (con una metodica diversa da quella dell'ISS) pur partendo dai dati resi pubblici dal Ministero si allontanasse molto di più rispetto i precedenti da quello "ufficiale".

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