Attentato terroristico all'Università... ma è uno "scherzo". Denunciati tre studenti
Le tempestive indagini fatte dagli investigatori della D.I.G.O.S. hanno portato a rintracciare i tre studenti responsabili della stesura e della divulgazione del messaggio
Sono stati denunciati per procurato allarme i tre studenti dell'Università dell'Insubria che hanno per "scherzo" un messaggio minatorio sulla chat comune dell'ateneo con intenti terroristici.
Attentato terroristico all'Università... ma è uno scherzo. Denunciati tre studenti
Nella giornata di giovedì 14 novembre 2024 la Polizia di Stato di Varese, dopo aver ricevuto la segnalazione di un messaggio minatorio con intenti terroristici che circolava tra gli studenti dell’Università degli Studi dell’Insubria di Varese, ha rintracciato i tre autori del fatto, due studenti dell’Ateneo Varesino ed uno iscritto ad un’altra Università, denunciandoli in stato di libertà per il reato di procurato allarme presso l’Autorità.
Gli agenti della D.I.G.O.S. di Varese, infatti, sono stati informati dal responsabile dell’Ufficio Relazioni Esterne dell'Università degli Studi dell’Insubria di Varese che era stato pubblicato, su una chat whatsapp creata per gli studenti del primo anno di informatica, un messaggio minatorio. Il testo del messaggio, scritto in arabo, comunicava l’intenzione di uno studente di compiere un attentato terroristico in un’aula dell’ateneo, motivata dall’asserita “indifferenza della comunità universitaria nei confronti del genocidio in corso in Palestina, perpetrato dagli israeliani”.
Le indagini della Digos e la denuncia
Le tempestive indagini fatte dagli investigatori della D.I.G.O.S. hanno portato a rintracciare i tre studenti responsabili della stesura e della divulgazione del messaggio, un ventenne ed un diciannovenne residenti in provincia di Como ed un diciannovenne residente in provincia di Varese.
A seguito dei dovuti accertamenti si è appurato che si trattava di uno scherzo di pessimo gusto; pertanto, i tre studenti sono stati deferiti all’A.G. per il reato di procurato allarme presso l’Autorità.