Ats Insubria: nuovi positivi si riducono in maniera esponenziale GRAFICI
Niente discesa per ora del numero dei decessi. Catanoso: "Serve più tempo, speriamo la settimana prossima di iniziare a vedere un calo"
Il punto settimanale con Ats Insubria per la presentazione dei dati e dell'andamento dell'epidemia nelle province di Varese e Como.
Ats Insubria: crollo dei nuovi positivi
"La cosa più interessante ed evidente è che i nuovi positivi si stanno riducendo in maniera altrettanto esponenziale rispetto all'aumento della seconda ondata".
Il dottor Giuseppe Catanoso, Direttore Sanitario di Ats Insubria, ha aperto con una buona notizia la conferenza stampa sull'andamento dei dati nel territorio comasco e varesino. Come mostrato dai grafici, dopo il picco raggiunto nelle prime due settimane di novembre il numero di nuovi casi è in rapida discesa per effetto delle misure anti-Covid messe in campo da Governo e Regioni. A questo, si somma il numero, anche questo in crescita, delle persone che guariscono e risultano negative al tampone di controllo.
Scendono anche i tamponi
Si registra però anche una flessione dei tamponi eseguiti.
"Attualmente Ats Insubria sta effettuando le attività in linea con quanto previsto dalla normativa regionale e nazionale, tamponando i contatti sospetti, sintomatici, che vengono segnalati dai medici di base - ha spiegato Catanoso - Poi ci sono i contatti di caso, che possono scegliere se sottoporsi al tampone o attendere i 14 giorni di isolamento senza sintomi, e infine quei contatti che sviluppano i sintomi durante la quarantena. La discesa dei tamponi non deve preoccupare perchè nel momento in cui riusciamo a mettere in quarantena i casi positivi e i loro contatti riduciamo le persone che presentano sintomi".
Cambia l'età media
L'analisi di Ats guarda anche il dato dell'età media dei positivi e la sua evoluzione dall'inizio dell'epidemia. Nelle ultime settimane si è ridotta di molto la "fetta" degli under 18 tra i nuovi casi individuati e l'età torna ad alzarsi, con un percorso contrario a quello visto dalla primavera all'estate, complici i tamponi al rientro delle vacanze.
"L'età media dei positivi nella prima fase dell'epidemia era più alta - ha rimarcato Catanoso - in estate si era abbassata sotto i 40 anni per poi evidenziare un aumento progressivo in cui i contagi sono stati prevalentemente fra i ragazzi delle scuole, spesso asintomatici, che hanno portato il contagio a genitori e nonni".
Decessi in crescita
Ultimo dato esaminato quello più negativo: i decessi. Questi sono in crescita (seppur fortunatamente senza alcuna impennata) e, secondo il Direttore Sanitario, potrebbe esserlo per ancora una settimana. "Come sappiamo, questo numero fa riferimento a storie cliniche di 2-3 settimane fa e oltre. Ci auguriamo si essere sul plateau di questa curva, ma difficilmente vedremo una diminuzione prima della prossima settimana".
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