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Ats Insubria: "Il virus non è sparito. Tenere alta l'attenzione". Il 14 chiude Rancio

Per quanto riguarda invece i profughi in arrivo dall'Ucraina: "Ci stiamo predisponendo con strutture ricettive e alberghi per censire quanti saranno i posti disponibili"

Ats Insubria: "Il virus non è sparito. Tenere alta l'attenzione". Il 14 chiude Rancio
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Ospedalizzazioni con un trend in riduzione, ma attenzione ad abbassare la guardia e dare per chiuso il capitolo Covid. A dirlo è il direttore sanitario di Ats Insubria, Giuseppe Catanoso che oggi, giovedì 3 marzo 2022, ha fatto il punto sulla situazione.

Ats Insubria: "Il virus non è sparito"

"Dal 4 al 10 febbraio ci sono stati 9mila positivi, sono poi scesi da 5800 tra l'11 e il 17, poco più di 5mila tra il 18 e il 24, nell'ultima settimana sono 4.400. Le ospedalizzazioni stanno seguendo un trend netto di riduzione. L'Rdt però ci dice che il virus non è sparito, il contagio c'è ancora. Non dobbiamo illuderci che il virus non circoli più. Raccomandiamo massima attenzione e prudenza ai cittadini".

"Nell'ambito Sette Laghi c'è una riduzione della curva di discesa, lo stesso in Valle Olona, anche nella zona Lariana la riduzione del numero dei contagi non è così marcata come lo era 4 settimane fa. Le scuole stanno andando bene, c'è una riduzione nei contagi tra i ragazzi. I positivi sono concentrati nelle primarie, sono invece minori nelle altre scuole sia perché c'è una maggior copertura vaccinale, sia perché sono più grandi quindi più attenti nelle norme di sicurezza".

Qui le slide sull'andamento del contagio:

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230 vaccinati col vaccino di Novavax

Per quanto riguarda il vaccino di Novavax: "Da noi è disponibile in due centri, in via Napoleona a Como e a Gallarate. Abbiamo fatto 230 vaccini dal 28 febbraio, nel giorno di apertura. In Lombardia ci sono 1200 vaccinati con Novavax, in tutta Italia circa 5mila. Non è possibile prenotare direttamente vaccino con Novavax ma i colleghi nei centri sono propensi ad utilizzarlo per soggetti che esprimono il desiderio di usarlo".

L'hub vaccinale di Lariofiere chiude il 29 marzo

Catanoso ha anche spiegato che nelle prossime settimane ci sarà la chiusura dell'hub vaccinale di Rancio Valcuvia, il 14 marzo, cui seguirà il 29 quello di Lariofiere ad Erba: "Secondo le indicazioni regionali, verranno maggiormente coinvolti farmacie e medici di medicina generale. Poi vedremo cosa succederà in autunno, ci auguriamo non si ripresenti l'aumento dei contagi". Dal 1 marzo è partita anche la quarta dose per i soggetti fragili, che sta andando avanti sia su presentazione che su chiamata.

Disponibilità di hotel ad ospitare i profughi ucraini

"Siamo in attesa indicazioni regionali sugli aspetti sanitari propri di Ats. Immaginiamo di farci carico del primo livello, poi spetterà ad Asst erogare le prestazioni necessarie. Non sappiamo con certezza il numero di profughi che arriveranno nel nostro territorio. Ritengo che la maggior parte delle persone tendano a restare nelle nazioni limitrofe, sperando poi di rientrare in Ucraina il più presto possibile. Noi ci stiamo predisponendo con strutture ricettive e alberghi per censire quanti saranno i posti disponibili. In questo momento ci sono già strutture sui territori che hanno dato l'assenso ad ospitare i profughi".

La situazione dei medici di base

"E' critica - ha ammesso Catanoso - perché i pensionamenti sono più dei medici che si formano. Per un anno o due ci sarà ancora un gap per avere nuove risorse. Faccio l'esempio di un collega con 650 mutuati che deve pagarsi lo studio, l'affitto della casa perché magari viene da lontano, così diventa anti-economico. Tanti sindaci hanno capito questa criticità e offrono gratuitamente degli ambulatori ai giovani medici. Giornalmente riceviamo critiche, suggerimenti e indicazioni, ben accetti, ma se non abbiamo i medici è complicato. Prima di un anno non avremo un aumento dei medici in formazione".

Sul tema è intervenuta anche la dottoressa Maria Cristina De La Rosa: "Avremo risultati forse tra più di un anno. Ora abbiamo un primo piccolo risultato, perché coloro che termineranno ad aprile il corso di formazione saranno di più di quelli precedenti. Nel 2018-2019 infatti il numero di posti di medicina generale è passato da 100 a 350 circa negli anni successivi si è passati a 450, recentemente l'esame di ammissione al nuovo anno accademico determina la disponibilità di oltre 500 posti".

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