Anche Nerviano è pronta ad atterrare su Giove
I pannelli solari (PVA), con una superficie totale di 85mq, sono stati realizzati nello stabilimento di Leonardo a Nerviano
C'è anche la tecnologia italiana sviluppata nei laboratori Leonardo di Nerviano a bordo della sonda Juice che nel 2031 dovrebbe atterrare sulla superficie di Giove.
Anche la tecnologia di Nerviano in viaggio verso Giove
È con il lancio della sonda JUICE (JUpiter ICy moons Explorer) avvenuto oggi, venerdì 14 aprile presso il Centro spaziale europeo a Kourou a bordo di un razzo Ariane5, che è ufficialmente iniziata la missione dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), verso la scoperta di Giove e del suo sistema lunare.
Parte del programma “Cosmic Vision”, la sonda impiegherà otto anni per raggiungere il pianeta gassoso che dista dalla Terra circa 700 milioni di chilometri. Resterà poi in orbita attorno a Giove e le sue tre lune - Ganimede, Europa e Callisto - per permettere agli scienziati di condurre ricerche sulle condizioni di formazione dei pianeti e sui processi di formazione della vita.
La tecnologia di Leonardo
È un’avventura, questa, che, grazie al finanziamento e il coordinamento dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e la supervisione scientifica dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) vede partecipare in prima linea il gruppo Leonardo.
“Siamo orgogliosi di contribuire insieme all’Agenzia Spaziale Italiana e al mondo accademico a questa missione europea per studiare Giove e le sue lune. JUICE inizia ora il suo viaggio di otto anni in cui i più grandi pannelli solari mai realizzati per una missione spaziale forniranno l’energia necessaria alla sonda e a tutti gli strumenti a bordo. Tra questi anche ‘occhi’ italiani, la camera ad alta risoluzione JANUS e l’iperspettrale di MAJIS, realizzati da Leonardo, che studieranno una luna molto più lontana della nostra.” ha affermato Francesco Rizzi, Responsabile del business Spazio & Optronica di Leonardo commentando: “Sono proprio missioni come JUICE che spingono lontano le frontiere della tecnologia e della conoscenza umana, e incoraggiano i giovani a raccogliere le nuove sfide dello spazio.”
Nascono infatti nello stabilimento di Leonardo a Campi Bisenzio (Firenze) due strumenti all’avanguardia integrati nella sonda il telescopio JANUS e lo spettrometro di MAJIS, mentre i pannelli solari (PVA), con una superficie totale di 85mq, sono stati realizzati nello stabilimento di Leonardo a Nerviano.
MAJIS (JUICE Program)
Strumento JANUS della missione JUICE dell'ESA
Un grande lavoro di squadra
Un lavoro di squadra che vede coinvolte anche Thales Alenia Space e Telespazio. La prima, joint venture Thales 67% e Leonardo 33%, partecipa alla missione avendo realizzato lo strumento RIME (Radar Sounder for Icy Moons Exploration) con l’Università di Trento e tramite il contributo di alcune unità fornite da NASA/JPL. Con l’Università di Roma La Sapienza, invece, Thales Alenia Space ha lavorato al KaT (Ka Translator) dello strumento 3GM.
Infine, Telespazio (joint venture Leonardo 67%, Thales 33%), attraverso la controllata Telespazio Germany, fornisce supporto ingegneristico e operativo al Centro europeo per le operazioni spaziali dell’ESA (ESOC).
L’arrivo della sonda su Giove è previsto per luglio 2031 e, dal 2034, entrando nell'orbita di Callisto, diverrà il primo satellite artificiale a orbitare attorno alla luna di un altro pianeta.
Per maggiori informazioni sul ruolo di Leonardo: https://space.leonardo.com/it/juice