Anche a Saronno mascherine obbligatorie all'aperto

Saronno come Milano e le grandi città: deciso l'obbligo di mascherine all'aperto per ridurre il rischio contagio da Covid. A stabilirlo, l'ordinanza 198 firmata dal sindaco Augusto Airoldi. L'obbligo però non sarà su tutto il territorio comunale.

Mascherine obbligatorie all'aperto anche a Saronno

Si torna indietro di qualche mese a Saronno, come già nelle grandi città che stanno già popolandosi nei fine settimana di visitatori per lo shopping natalizio. E sarà proprio nei fine settimana che nel cuore della Città dell'Amaretto non si potrà più passeggiare senza mascherina al volto, pena una sanzione da 400 a 1000 euro.

Week-end ed eventi in mascherina

L'obbligo scatterà ogni venerdì alle 15 fino alle 24 di ogni domenica, dal 3 dicembre fino al 9 gennaio e dalle 15 del 7 dicembre alle 24 dell'8.

E non coprirà come detto tutto il territorio comunale ma solo le vie a più alta frequentazione per la presenza di locali di somministrazione e negozi. L'obbligo infatti riguarderà, come riportato nella delibera, "le arterie stradali di seguito identificate e all'interno del perimetro viabilistico delimitato dalle stesse: via Caduti della Liberazione, via Cantore, viale Rimembranze, via Vincenzo Monti, via Verdi, piazza Aviatori d'Italia, piazza Unità d'Italia, via Vergani, via Legnani, via Silvio Pellico, piazza Borella, via Manzoni, via Marconi".

Oltre a questi luoghi e orari, il Comune ha deciso di imporre l'obbligo, con le stesse sanzioni in caso di violazione, in tutti i giorni della settimana e in tutti i luoghi all'aperto che ospitano eventi e manifestazioni "con compresenza di persone a rischio affollamento ed assembramento" come mercati, sagre e mercatini.

QUI L'ORDINANZA DEL COMUNE DI SARONNO

"Non siamo un'isola, ho chiesto ad altre città di seguirci"

"Con le festività ci sarà un incremento delle frequentazioni del centro storico per gli acquisti natalizi - ha spiegato questa mattina il sindaco Augusto Airoldi -  - Siccome Saronno non è un’isola, ma è al centro di un comprensorio con cittadini che arrivano anche da altri luoghi ho ritenuto di dover fare come Varese".

Non solo:

"Ho anche proposto i miei colleghi delle città più grandi che si trovano sullo stesso asse, Busto Arsizio, Gallarate e Legnano, di adottare un’ordinanza simile, per facilitare i cittadini che si spostano da un paese all’altro per le spese natalizie. Varranno le deroghe previste dalla legge. Come avviene in questi casi è stato informato il Prefetto; è possibile fare ricorso, ma mi auguro che non ce ne sia perché questa ordinanza si inserisce nella battaglia a difesa della salute dei cittadini".