Altro Dpcm in vista: coprifuoco e chiusure per fermare il Covid
L'impennata della curva dei contagi e le difficoltà di alcune Regioni con le terapie intensive preoccupano il Governo: presto un nuovo Dpcm con regola ancora più stringenti
Oggi, sabato 17 ottobre, previsto l'incontro fra il Governo e le Regioni per discutere le misure da adottare nel prossimo Dpcm che dovrebbe veder la luce tra domenica e lunedì. Le indiscrezioni parlano di forti strette soprattutto nelle regioni più colpite, tra cui la Lombardia.
Ricomincia la rincorsa al Covid: in arrivo un altro Dpcm
Sembra di esser tornati a marzo, con la corsa dei Dpcm (e delle autocertificazioni). L'ultimo è del 13 ottobre e a nemmeno una settimana il Governo si prepara a vararne un altro. Ieri sera, venerdì 16, la riunione a Palazzo Chigi tra i Ministri per definire le nuove regole alla luce degli ultimi incontri con le Regioni e delle loro ordinanze arrivata nelle ultime ore. Oggi, sabato, fissata la riunione con le Regioni. Il nuovo testo dovrebbe venir firmato tra domenica e lunedì.
Le indiscrezioni: coprifuoco e stop a sport e palestre
Quelle che circolano al momento restano nel campo delle indiscrezioni. La misura più forte in corso di valutazione sembra essere il coprifuoco settimanale, che potrebbe scattare alle 22 o alle 23. Una misura simile a quella adottata in Francia per la municipalità di Parigi ma che qui sembra si intenderebbe applicare in tutto il Paese. Nessun liberi tutti però nel finesettimana, quando il coprifuoco potrebbe scattare anche prima per contrastare la "movida". Tra le ipotesi anche lo stop agli sport di contatto dilettantistici come già deciso in Lombardia dall'ultima ordinanza firmata da Attilio Fontana.
Possibile anche una distinzione delle misure sul territorio nazionale in base alla situazione dell'epidemia. Per le Regioni più colpite ci sarebbe sul tavolo anche la chiusura di palestre, parrucchieri, centri estetici, cinema e teatri.
E le scuole?
Novità in vista anche per le scuole. Dopo le prime richieste di maggio da parte delle Regioni e le proteste dei giorni scorsi dopo il Dpcm del 13 ottobre, il Governo si starebbe preparando ad andare verso la didattica a distanza per le classi superiori e lo scaglionamento degli orari su tutta la giornata per evitare assembramenti e affollamento dei mezzi pubblici.