Addio a Cristina Dall'Orto con "Bella Ciao" FOTO e VIDEO

Era la storica bibliotecaria di Legnano, attivista di sinistra. I funerali finiti con la folla a intonare la nota canzone

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Cristina Dall’Orto salutata all’insegna dell’attivismo a Legnano.

Cristina Dall’Orto, la bibliotecaria guerriera

Una folla si è ritrovata stamattina, alle 12, al centro Il Salice di Mazzafame a Legnano, per l’ultimo saluto a Cristina Dall’Orto: storica bibliotecaria comunale, tra i fondatori della sezione cittadina di Rifondazione Comunista, membro del collettivo Apazia contro la violenza sulle donne, tra le fila della Cgil funzione pubblica, tra i fondatori dell’Anpi di S.Vittore Olona, attivissima nel centro Il Salice, Santa Teresa, nell’associazione di quartiere Mazzafame così come nella Rete antifascista Altomilanese e di recente componente della vocal band “Voci del Partigiano”.  Per salutarla, con rito civile, c’era tutti i compagni di lotta, colleghi e amici. Presenti anche il Comune di Legnano e Parabiago (dove è stata consigliere comunale) col gonfalone, presenti anche il sindaco di Rescaldina Michele Cattaneo, l’ex primo cittadino legnanese Alberto Centinaio, molte altre autorità e associazioni. Al termine della cerimonia tutti hanno intonato “Bella Ciao” in ricordo di Cristina.

Gli abbracci e i ricordi

Fortissimo il segno lasciato da Cristina, “Chicca” come la chiamavano tutti. Sono stati letti suoi ultimi messaggi nei quali sorrideva sempre alla vita. “Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso” scriveva Cristina.
“Donna allegra, forte e decisa, impegnata nelle lotte per la difesa degli ultimi – ha ricordato Sara Pezzei di Rc  -, prima ancora che con la sezione abbiamo condiviso le battaglie nel mondo studentesco, per l’ambiente, le donne con Democrazia Proletaria. Non ti sei mai persa d’animo, non hai mai abbandonato la lotta per un mondo migliore. Sei stata esempio per molti giovani. Ciao nostra giovane rivoluzionaria”.
“Sei stata circondata dall’amore della tua famiglia – ha ricordato l’amica Aurora -, avevi una ventina di angeli custodi a proteggerci, e tutti noi che come in un puzzle abbiamo cercato di renderti felice. La vera amicizia supera qualsiasi tempesta, anche quella della morte”.  “Amava l’arte e i viaggi – l’intervento di Angelo Raimondi -, ha sostenuto il percorso dei suoi figli. Li invitava a stare coi piedi per terra ma a sognare. Non ha avuto paura di morire ma tanta rabbia perchè non ha potuto veder crescere il nipotino Zeno. Una vita breve ma vissuta intensamente. Le montagne ti accolgano e ti proteggano”.
Poi i colleghi della biblioteca: “A volte sembriamo trasparenti per gli utenti ma non è vero: in tanti ci hanno chiesto di te, con affetto. Questa biblioteca è parte di te e del tuo lavoro. Sei e sarai sempre con noi”.  Poi Elisa  del centro Mazzafame: “Ti ricordano tutti per il tuo sorriso, umile nella fierezza della tua cultura, forte e generosa. Hai sempre dato il massimo per il centro sociale, educando meravigliosamente i tuoi figli. Parleremo ancora insieme”. E Graziella: “Eravamo colleghe e amiche, compagna di viaggio e di vita. La mia Cris mi ha insegnato la tenacia e la dignità. Il viaggio continua e tu sarai sempre con me”.
Commosso anche l’intervento della funzione pubblica Cgil: “La ricordiamo come compagna di tante lotte, sempre in prima fila, in ogni stagione e con ogni tempo, per un paese più giusto, libero e plurale. Compagna e soprattutto donna che non ha mai avuto paura di esporre le sue idee, che si indigna per ogni ingiustizia sociale e forma di razzismo. Con le sue costanti sollecitazioni ha permesso a tutti noi di aprire alla sintesi delle differenze per individuare convergenze”.
“Ciao compagna e comunista” il ricordo dell’amica Nadia Scotton.

 

Il ricordo dei figli e della mamma

Se avessimo tutti la forza che aveva lei, se avessimo la sua attenzione per gli altri, l’ambizione di crescere ogni giorno con l’obiettivo di essere persone migliori – l’appello della figlia Giulia -, senza accontentarsi mai, avere la forza di accettare e comprendere ogni cosa diversa da noi stessi, se solo tutti fossimo disposti ad accogliere piuttosto che a giudicare. Se solo avessimo la costanza di portare avanti le nostre idee, quelle che lei ha dimostrato lottando fino all’ultimo giorno della sua vita. Questo mondo sarebbe davvero quello migliore che mia mamma cercava. E io, in quanto figlia, ho il compito di portare avanti la sua missione di continuare a credere e lottare per qualcosa di differente da quello che ci viene proposto, senza avere mai paura di pensieri utopistici perchè, come lei mi ha insegnato, niente è impossibile se ci si crede fino in fondo. Grazie mamma”.
Poi Manolo: “Crescendo ho capito i valori dei miei genitori, tra le frasi che ha scritto ricorda l’amore infinito per suo nipote Zeno. Lei voleva vincere. E anche se biologicamente le apparenze dicono di noi, la grande partecipazione di oggi dice che mamma ha vinto”.
Poi la mamma di Cristina: “Ti penso volare, in alto, molto in alto dove c’è chi ti attende. E chi è? Non lo vedi da lontano? Ma sì: è il papà! Ti aspetta a braccia aperte. Ciao Cri, ciao!”.

La musica per lei

Dall’Orto era parte della vocal band “Le voci del Partigiano”, formato da membri dell’Anpi di Rescaldina, che ha inciso un album e fa concerti insieme a Renato Franchi: “Ti ricordiamo col tuo sorriso, per noi sei stata un regalo tardivo e molto apprezzato, non averti conosciuto sarebbe stata una perdita ancora più grande”. Il coro e Franchi hanno eseguito “Mare Nostrum”, “Con un bel nome d’Avventura” e “Oltre il ponte”. Poi altra musica con il Luca Specchio, Black Beat Movement e altri ancora.

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