Carbonate

Carbonate: accoltella il cugino dopo un litigio

Il 23enne è stato denunciato, mentre il ferito di 25 anni, trasferito in elisoccorso a Legnano, è in prognosi riservata.

Carbonate: accoltella il cugino dopo un litigio
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E’ finito nel sangue il litigio divampato domenica sera in un appartamento di via Alessandro Volta a Carbonate dove risiedono  due cugini di 33 e 25 anni di origini senegalesi insieme al padre di uno dei due. L’aggressore è stato denunciato per lesioni gravi.

Accoltella il cugino dopo il litigio

I due giovani cugini che condividono un piccolo appartamento in via Alessandro Volta insieme ad un altro parente ormai ben inserito nella comunità carbonatese, avevano avuto qualche screzio nei giorni scorsi per futili motivi, pare legati alla gestione familiare. Domenica sera, 16 agosto 2020,  mentre il padre del 25enne dormiva i due hanno iniziato a bisticciare finchè l’uomo, svegliato dalle urla, temendo che la querelle potesse degenerate è uscito di casa è andato al bar per chiamare i carabinieri. Quando è risalito nell'appartamento  ha trovato il figlio accasciato e ferito.

Da una prima ricostruzione pare che il litigio sia degenerato e il 33enne  ha afferrato un coltello da cucina rivolgendolo contro il convivente con l’intento forse di allontanarlo, ma lo ha ferito al fianco.

Atterra l’elisoccorso, il 25enne trasferito a Legnano

Allertati sono subito intervenuti i mezzi di soccorso e vista la gravità è atterrato in un campo vicino al semaforo in Varesina l’elisoccorso. Il personale medico e sanitario  ha soccorso il 25enne e lo ha trasferito in codice giallo all’ospedale di Legnano dove nelle ore successive è stato sottoposto ad un lungo intervento chirurgico. Non sarebbe in pericolo di vita, ma i medici per ora non hanno ancora sciolto la prognosi.

I carabinieri di Mozzate sul posto

In via Volta è subito intervenuta una pattuglia dei carabinieri di Mozzate. I militari, coordinati dal maresciallo maggiore Roberto Solazzo, hanno subito avviato le indagini per chiarire i contorni del litigio. Entrambi i giovani senegalesi sono in regola col permesso di soggiorno e non hanno mai avuto problemi con la giustizia. L’aggressore si è subito reso disponibile a collaborare con l’Arma e la Magistratura raccontando la sua versione dei fatti. E’ stato denunciato a piede libero per lesioni gravi.

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