Rifiuti

Abbandona lastra di vetro nei boschi: catturato dalla fototrappola

Il furgoncino è stato ripreso dalla fototrappola di un cittadino che si prende cura di quel pezzo di bosco, che si è subito rivolto alla Polizia locale

Abbandona lastra di vetro nei boschi: catturato dalla fototrappola

Individuato grazie alla collaborazione di un cittadino l’autore dell’abbandono di due lastre di vetro e alcuni rifiuti nei boschi di Lonate Ceppino

Vetri abbandonati nei boschi di Lonate

Due grosse lastre di vetro, uno pneumatico e qualche altro rifiuto, scaricati e abbandonati in piena mattinata, intorno alle 9, a lato strada nei boschi di via Saporiti a Lonate Ceppino. Lontano dagli occhi di tutti, ma non della fototrappola di un cittadino.

Grazie alla collaborazione fra privato e pubblico, la Polizia locale è riuscita a risalire all’autore dell’abbandono di rifiuti avvenuto a inizio mese in via Saporiti.

Beccato dalla fototrappola

Fondamentale la segnalazione di un cittadino, residente in zona, che da tempo si prende cura di quell’angolo di boschetto ripulendolo dai rifiuti e che, stanco dei continui abbandoni, vi aveva installato una fototrappola. Appena ricevuto l’alert dalla videocamera di una ripresa, ha scoperto dell’abbandono e si è rivolto al comando cittadino.

“Una segnalazione e delle immagini molto preziose – spiegano dal comando – perchè anche se non era leggibile la targa, il furgone era ben riconoscibile e riconducibile, per l’allestimento, a un vetraio o un serramentista”.

Gioco di squadra fra Polizie

Controllati i varchi e le telecamere cittadine, nessuna traccia. Quindi la ricerca è stata estesa chiedendo la collaborazione delle Polizie locali limitrofe. Risposta positiva da Gorla Minore, che ha permesso di risalire alla proprietà, una ditta del Trentino che l’aveva noleggiato e di notificare l’avviso a chi l’ha in uso, un artigiano della Valle Olona al momento risultato irreperibile. La normativa prevede, trattandosi di un’impresa, la denuncia penale col rischio di pene pesanti: l’arresto da tre mesi a un anno o una sanzione da 2600 a 40mila euro.