A Venegono il "Diario di prigionia" di Renato Peruzzotti
Scritti, lettere e racconti del sottoufficiale di Comerio fatto prigioniero dai nazisti, rimaste segrete per circa 60 anni
Nuovo appuntamento con la storia in biblioteca a Venegono Superiore: venerdì 10 novembre sarà ospite la storia di Renato Peruzzotti e il suo "Diario di prigionia".
La storia in biblioteca con "Diario di prigionia"
Un diario, un dialogo con la fidanzata che lo aspettava in Italia, rimasto segreto e nascosto fino al 2003. Una storia di guerra, di prigionia, quella raccontata nel libro "Diario di prigionia", curato dallo storico Claudio Mezzanzanica, che venerdì sera racconterà la storia di quel sottoufficiale di Comerio, Peruzzotti.
Il sottoufficiale l'8 settembre del 1943, data dell'Armistizio di Cassibile con cui l'Italia di Badoglio si arrese agli Alleati, si trovava a Nizza. Da lì, riuscì fortunosamente a rientrare in Italia, ma a Voghera venne arrestato dai tedeschi che lo deportarono in Polonia prima e in Germania poi.
Nel tempo della prigionia, Peruzzotti scrisse di nascosto il suo diario, rivolgendosi come detto alla fidanzata in Italia. Liberato, lo portò a casa con sè senza farne però mai parola con nessuno. Ritrovate dalle figlie, quelle pagine offrono una testimonianza unica, scritta non a posteriori ma giorno dopo giorno durante la prigionia. Oltre alla storia di un uomo, c'è però una storia collettiva: quella dei 600mila soldati italiani deportati in quegli anni in Germania, una generazione di giovani cresciuti sotto il fascismo e partiti al fronte per poi ritrovarsi improvvisamente di fronte al bivio della storia.
L'incontro si terrà venerdì 10 alle 20.30, in biblioteca a Venegono Superiore. A introdurla, il presidente dell'associazione Luogo Eventuale Tito Tosi