A Tradate il primo nato 2020 dell'Asst Sette Laghi
Si apre un nuovo anno per i punti nascita varesini.
All’ospedale Galmarini il primo vagito del 2020 dell’Asst Sette Laghi, l’ultimo del 2019 al Del Ponte.
Primo nato 2020 a Tradate
E’ un maschietto il primo nato del 2020 all’ospedale di Tradate e nell’Asst Sette Laghi. Alle 3.42, con un taglio cesareo, mamma e papà hanno salutato Gabriele, di 3 chili e 40 grammi. Gli ultimi nati al Galmarini nel 2019 sono stati invece Enea (alle 20.53 del 29 dicembre), Romeo (all’1.54 del 30 dicembre) e Matteo, alle 10.34 del 31 dicembre. Con l’anno nuovo, tempo anche di bilanci: nel reparto del Galmarini nel corso del 2019 sono nati 525 bambini, in linea coi 538 del 2018, di cui 268 machi e 257 femmine, e 129 stranieri sul totale.
I dati di Varese e Cittiglio
Guardando i valori assoluti a farla da padrone è sempre il Del Ponte di Varese, con 2818 nati nel 2019 di cui 1424 maschi, 1394 femmine e 340 stranieri. Qui il primo bimbo del 2020 è ancora un maschietto, nato alle 7.03, di Fagnano Olona. A Cittiglio invece nel 2019 572 nascite, 296 di maschietti e 276 di femmine e 96 stranieri, aspettando il primo parto del nuovo anno.
“I nostri punti nascita restano attrattivi”
Complessivamente, nell’azienda ospedaliera varesina sono venuti alla luce 3915 bambini, con 76 parti gemellari e 231 pretermine tutti registrati al Del Ponte. Numeri e dati che lasciano soddisfatto il professor Massimo Agosti, Direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’Asst Sette Laghi: “In un contesto di calo delle nascite, la nostra ASST conferma i dati dell’anno precedente. Significa che i nostri punti nascita restano attrattivi. E’ una conferma importante del buon lavoro svolto da tutti i nostri operatori e uno sprone, al tempo stesso, per fare ancora meglio e meritare sempre di più la fiducia dei genitori”. “Ringrazio tutte le mamme e i papà che nel 2019 hanno scelto i nostri reparti per far nascere i loro figli – commenta il professor Fabio Ghezzi, Direttore della Rete Integrata materno-infantile – I quasi 4000 bimbi nati nello scorso anno sono per noi uno stimolo per continuare a migliorarci e fornire cure e accoglienza sempre migliori. Nel 2020 abbiamo già in cantiere diversi progetti che riguardano sia l’assistenza alla donna in gravidanza, sia quella dopo il parto”.
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