Il caso

A 27 anni muore per il coronavirus alla Maugeri, la famiglia vuole chiarezza

Dall'inizio dell'emergenza aveva sempre comunicato con la famiglia via smrtphone, poi il silenzio. Il 21 marzo si è spenta.

A 27 anni muore per il coronavirus alla Maugeri, la famiglia vuole chiarezza
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Gaia Contini, 27enne del Varesotto, si è spenta a causa del coronavirus alla clinica Maugeri di Veruno dov'era ricoverata in attesa di un trapianto di polmoni.

Muore di coronavirus a 27 anni

Era ricoverata da settembre alla clinica Maugeri di Veruno in attesa di un trapianto di polmoni. E lì. in quella struttura da cui sarebbe dovuta uscire con una nuova vita, avrebbe invece contratto il coronavirus che l'avrebbe portata alla morte. La famiglia di Gaia Contini ora chiede risposte, e chiarezza. La 27enne, residente nel Varesotto, era affetta dalla nascita da una patologia genetica, la sclerosi tuberosa. La ragazza inizialmente stava bene, come spiega la legale Serena Gasperini:

"Gaia era stata inserita nella lista per i nullaosta al trapianto dei polmoni, vuol dire che aveva superato tutta una serie di esami che avevano tenuto conto dell’idoneità del paziente e delle sue possibilità di vita. L’iter in queste situazioni è molto lungo e complesso, e Gaia era stata portata in una clinica riabilitativa in attesa del trapianto, non in un ospedale. A un certo punto però, ha iniziato a stare male, e qui sono iniziati i problemi".

Un esposto alla Procura

La legale ha presentato un esposto alla procura di Varese. La giovane ha comunicato con i suoi famigliari esclusivamente tramite il suo smartphone, dopo che, per l’emergenza coronavirus, anche a Veruno gli accessi erano stati vietati. A un certo punto non ci sono più state comunicazioni, finché i parenti non sono stati avvisati della morte della giovane. La ragazza è morta il 21 marzo, ma secondo le accuse i familiari sarebbero stati avvisati della sua positività al Covid-19 solo ai primi giorni di aprile dai carabinieri di Sesto Calende, ai quali si erano rivolti per segnalare i propri sospetti. Nel frattempo dalla struttura Irccs Maugeri di Veruno fanno sapere che "hanno offerto la massima collaborazione all’autorità giudiziaria".

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