35mila firme per la messa in sicurezza di via Parma, petizione della sorella di Marco Barilatti
In troppi ignorano la striscia continua e svoltano per risparmiare qualche metro di strada. Sara Barilatti chiede di impedire altre tragedie come quella che le ha strappato il fratello
L'incidente mortale era avvenuto il 17 luglio, in via Parma. A perdere la vita era stato il 28enne Marco Barilatti, di Cerro Maggiore, che stava andando al lavoro in moto quando un'auto l'ha travolto e ucciso. Ora la sorella lancia una raccolta firme per l'installazione di uno "spartitraffico salva vite" lungo quella strada che impedisca la svolta, già vietata ma che in molti rischiano comunque.
Raccolta firme per la sicurezza di via Parma dopo l'incidente mortale
Quasi 35mile firme nel giro di una settimana, per chiedere di impedire altre tragedie come quella che ha ucciso suo fratello. Al centro della petizione lanciata su Change.org da Sara Barilatti c'è la via Parma, la strada dove suo fratello quasi un mese fa venne fatalmente investito da un'auto che aveva svoltato a sinistra nonostante la striscia continua. Una manovra irregolare, e mortale.
"E' sempre stato un appassionato di motori fin da bambino, e quella dannata mattina stava andando al lavoro, ultimo giorno prima delle meritate ferie - racconta nella petizione - E in quella stessa mattina un automobilista ha deciso di fare una manovra illegale: sorpassare una sottile linea continua tracciata sull'asfalto anziché proseguire fino alla rotonda poco distante. La colazione con i colleghi era molto più importante che rispettare il codice della strada, una leggerezza che è costata la vita a un ragazzo di soli 28 anni".
"Mai più un dolore del genere"
Quella strada, già in passato teatro di incidenti (anche mortali), non dove più esser luogo di tragedie. "Non cerco vendette, penso che colui che ha commesso questo gesto stia già passando un momento terribile della sua vita, un po' come me - continua Barilatti - Ma quella persona così di buon cuore che mi ha accompagnata durante tutta la mia vita, festeggiando con me praticamente tutti i compleanni, ora non c'è più. Ora l'unica cosa che mi sento di poter fare per onorare la sua memoria, e per far sì che un dolore del genere non possa mai più essere provato da qualcun altro, è quella di impegnarmi per far si che questa strada venga messa in sicurezza".
"Non ci servono altre famiglie distrutte dal dolore, o dalle conseguenze di quello che a tutti gli effetti è un omicidio stradale. Non ci servono persone ridotte sulla sedia a rotelle o a vegetali perché una linea tracciata a terra non è sufficiente a bloccare la tendenza dell'essere umano a prendere la strada più veloce, anche se pericolosa".
L'impegno dell'Amministrazione
Vedendo le sottoscrizioni che crescevano di ora in ora, Barilatti ha voluto precisare che l'Amministrazione comunale di Saronno (cui è rivolta la petizione) finora non è comunque stata silente. E un impegno, almeno a parole, lo avrebbe già preso.
"Il Sindaco di Saronno già a inizio mese mi aveva rassicurata sul fatto che avrebbe contattato gli uffici competenti inoltrando la mia richiesta e che mi avrebbe tenuta aggiornata sugli sviluppi - scrive in un aggiornamento - Ad oggi aggiornamenti non sono pervenuti ma grazie al vostro supporto penso che le cose possano velocizzarsi".