24mila tonnellate di rifiuti in discariche abusive, arrestata una 48enne
La donna avrebbe messo a disposizione il suo impianto di trattamento rifiuti per svolgere il traffico illecito. Nuovi sequestri complessivi per un milione di euro
La donna secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri avrebbe messo a disposizione un impianto di trattamento rifiuti della provincia di Varese per lo smaltimento e il traffico illecito di oltre 24mila tonnellate di materiali, stipati in discariche abusive di tutto il Nord Italia. Due anche a Lurate Caccivio e a Origgio.
Discariche abusive, nuova operazione dei carabinieri
Nella mattinata odierna, giovedì 26 novembre, i Carabinieri del NOE di Milano, collaborati dal Comando Provinciale CC di Milano, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Milano Alessandra Simion su richiesta della locale Procura della Repubblica firmata dai Sostituti Procuratori Sara Ombra e Francesco Vittorio Natale De Tommasi nei confronti di un soggetto ritenuto responsabile, a vario titolo, di "attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti", "gestione di rifiuti non autorizzata" e "realizzazione di discariche abusive", queste ultime ubicate in Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Sequestrate due aziende e 200mila euro
L’operazione, che ha portato al sequestro di due aziende e al capitale sociale per circa 200mila euro ritenuto provento del traffico illecito,
si inserisce nell’ambito delle attività svolte lo scorso 20 ottobre 2020 con l’arresto di 15 indagati, il sequestro di 7 aziende operanti nel campo del trattamento dei rifiuti e di 9 capannoni industriali (in Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia), unitamente a vari automezzi, anche appartenenti a società di trasporto, utilizzati nelle attività criminali, per un importo complessivo di circa 6 milioni di euro.
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Le indagini
Le attività investigative, condotte dal Nucleo Operativo Ecologico Carabinieri di Milano e coordinate dalla DDA di Milano, avevano consentito di individuare l’esistenza di un gruppo criminale operante nel campo del trattamento e trasporto dei rifiuti, dedito alla gestione e smaltimento illecito di ingenti quantitativi di rifiuti, costituiti da rifiuti indifferenziati urbani, da produzioni industriali e artigianali nonché da rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) stimati, nel complesso, in oltre 24.000 tonnellate provenienti prevalentemente, su diversi canali, da varie regioni del Nord Italia. Questi venivano stoccati e poi abbandonati in capannoni industriali dismessi, trasformati in vere e proprie discariche abusive localizzate e sequestrate a Milano, Lissone (MB), Origgio (VA), Lurate Caccivio (CO), Verona San Massimo, Pregnana Milanese (MI), Romentino (NO), Castellazzo Bormida (AL) e Mossa (GO).
L'ultimo arresto
L'arresto di questa mattina riguarda una donna di 48 anni che è risultata aver messo a disposizione dei propri sodali un impianto per il trattamento dei rifiuti sito in provincia di Varese e le autorizzazioni ad esso riferite per lo svolgimento delle attività di traffico illecito di rifiuti, contribuendo materialmente alla falsificazione ed alla tenuta della relativa documentazione ricevendone in cambio un illecito corrispettivo quantificato in circa 200mila euro e trasformando di fatto l’impianto stesso in una discarica abusiva.
Ulteriori accertamenti hanno messo in luce come l’arrestata fosse a capo non solo dell’azienda di trattamento rifiuti ma anche di un’altra società proprietaria del terreno su cui insiste il compendio aziendale, il tutto sottoposto a sequestro per un valore quantificato in un milione di euro.