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Vedano, il 15 novembre si torna a due corsie

I lavori sono prossimi alla conclusione. Astuti e Licata: "Ora si valuti l'eliminazione del pedaggio"

Vedano, il 15 novembre si torna a due corsie

C’è una data per la fine dei lavori sul viadotto di Vedano Olona della Tangenziale di Varese: il 15 novembre.

Viadotto di Vedano, riapertura vicina

A comunicarlo, dopo un sopralluogo sul cantiere dell’A60, i consiglieri regionali Samuele Astuti (Partito Democratico) e Giuseppe Licata (Forza Italia).

I due consiglieri mercoledì mattina, accompagnati dai tecnici di Autostrada Pedemontana Lombarda, hanno fatto il punto sulle fasi finali dei lavori di ripristino del viadotto. I tecnici hanno spiegato come si è ripristinata l’integrità strutturale dei pulvini (elementi strutturali collocati sulla testa delle pile del viadotto) tramite un intervento di precompressione, di fasciatura con fibre di carbonio e inserimento di barre di armatura lenta realizzato per tutti gli undici pulvini che sorreggono l’impalcato del viadotto.

I Consiglieri sono stati accompagnati dagli ingegneri Andrea Monguzzi e Matteo Gardella di Autostrada Pedemontana Lombarda, oltre che dall’ingegner Matteo Graziani e dal geometra Giovanni Marchetti dell’impresa AVR, che sta realizzando i lavori.

Verso la fine dei lavori

Le attività di ripristino sono prossime alla conclusione, mancano solamente gli ultimi rinforzi con barre di armatura lenta e la modifica della rampa in uscita per chi proviene da Malnate.

L’ultimazione dei lavori è prevista per il 15 di novembre, data in cui verranno riaperte al traffico entrambe le corsie di marcia della A60 in direzione Gazzada Schianno.

“Struttura strategica”

“La tangenziale Pedemontana di Varese – dichiara Licata – rappresenta una infrastruttura strategica per la viabilità e lo sviluppo in tutto il territorio provinciale, considerato che è percorsa anche da molti lavoratori pendolari, mezzi commerciali e di trasporto merci. Per questo è importante mantenere alta l’attenzione e garantirne la massima funzionalità.

La riapertura di tutte le corsie potrà rilanciare l’utilizzo quanto più massivo della tangenziale da parte degli automobilisti, alleggerendo il traffico sulle strade provinciali e locali.

Questo anche alla luce del dimezzamento del pedaggio per i pendolari che da qualche mese è vigente, risultato che ho raggiunto in Regione insieme al gruppo di Forza Italia, tappa intermedia, auspico, di una battaglia politica che porti in futuro all’azzeramento totale del pedaggio”.

“Ritardi e disagi, ora serve chiarezza”

“Non possiamo che sottolineare un ritardo piuttosto importante nella riapertura completa del ponte. I lavori sono stati lunghi e hanno creato non pochi disagi al traffico locale, già normalmente sostenuto – rimarca Astuti –  Tuttavia, possiamo dire che finalmente è stata messa in sicurezza un’opera strategica per la viabilità del territorio.

Adesso, però, è necessario fare chiarezza sul fronte della responsabilità: dobbiamo dare spiegazioni ai cittadini, soprattutto su cosa è realmente successo, perché il ponte si trovava in quelle condizioni e da quanto. Sono domande che devono avere una risposta.

Ora, il prossimo appuntamento sarà con la società per valutare l’impatto, se vi è stato, della scontistica che è stata applicata e che prevede che dal decimo passaggio si paghi il 50% della tariffa. Ma anche per valutare l’eliminazione del pedaggio una volta per tutte. Ribadiamo che noi siamo per la gratuità e chiediamo che questa possibilità sia presa in considerazione”.