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Undici infermieri sudamericani pronti per lavorare all'Asst Sette laghi

Una cena organizzata da Gulliver ieri sera per salutare gli 11 giovani laureati infermieri latino-americani che concludono ufficialmente il primo mese a Varese

Undici infermieri sudamericani pronti per lavorare all'Asst Sette laghi
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Sono undici gli infermieri di origine sudamericana che inizieranno a lavorare a breve per l'Asst Sette laghi dopo un mese di preparazione insieme alla cooperativa Gulliver.

Undici infermieri sudamericani pronti per l'ospedale

Una cena organizzata da Gulliver ieri sera per salutare gli 11 giovani laureati infermieri latino-americani che concludono ufficialmente il primo mese a Varese, pronti ad iniziare una nuova pagina del loro percorso professionale. Erano presenti i rappresentanti di alcuni enti partner del progetto - ASST Sette Laghi e Ufficio Scolastico Provinciale CPIA - e il Consigliere del Comune di Varese con delega alla Sanita, dott. Guido Bonoldi.

Con un'età compresa tra i 25 e i 30 anni, sono tutti provenienti da Argentina e Paraguay e, assunti da ASST Sette Laghi di Varese, entreranno in servizio ufficialmente a metà dicembre.
Hanno accolto con entusiasmo l'opportunità di dare una svolta alla propria vita nella parte del mondo opposta rispetto a quella dove sono cresciuti, dove hanno studiato e iniziato a lavorare.

Infermieri sudamericani Varese
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Un mese con Gulliver

Arrivati in Italia a metà novembre, sono stati ospitati dal Centro Gulliver. “Noi del Gulliver – evidenzia Emilio Curtò, presidente della cooperativa varesina – abbiamo l’accoglienza nel DNA. E il Gulliver è anche ente formativo accreditato presso Regione Lombardia. In questo progetto ci siamo occupati di ospitalità, logistica e formazione, aggiudicandoci il relativo bando indetto da ASST Sette Laghi di Varese. In queste settimane i giovani laureati infermieri hanno “vissuto con noi”, partecipando al corso con entusiasmo e -cosa oggi non frequente - con disciplina, condividendo il pranzo con i nostri ospiti, dipendenti e collaboratori e alloggiando nella Cascina Tagliata, polo formativo residenziale (un vero e proprio campus universitario) di nostra proprietà nel Parco del Campo dei Fiori.”

In questo mese hanno frequentato lezioni di lingua italiana e corsi su tematiche sanitarie e giuridiche organizzati dal Gulliver in cooperazione con il CPIA di Varese. “Per renderla più fruibile, abbiamo pensato ad una formazione di primo livello, ma strutturata – continua Curtò – offrendo loro un’“infarinatura” sul sistema giuridico italiano e sul funzionamento del nostro Stato, con accenni alla Carta Costituzionale. Abbiamo spiegato i principi generali sulla condizione giuridica dello straniero in Italia, sul codice deontologico degli infermieri, sulle responsabilità in ambito sanitario”. Temi importanti affrontati con grande competenza da docenti e professionisti, alcuni dei quali hanno dato la propria disponibilità come volontari.

Vicinanza che si è tradotta anche in azioni concrete per aiutare questi ragazzi e ragazze ad affrontare le difficoltà della vita quotidiana. “Li abbiamo accompagnati nel disbrigo di diverse pratiche amministrative (come l’apertura del conto corrente, il rilascio del permesso di soggiorno...) e di aspetti più propriamente sanitari (vaccinazioni, esami del sangue...).”

Soddisfazione da parte degli infermieri

“Sono arrivato in Italia con il timore di non riuscire a farmi capire – racconta Cesar, infermiere paraguayano di 26 anni. Non conoscevo benissimo la lingua, ma – a distanza di poche settimane – oggi mi sento più forte. Sono grato a Gulliver per il supporto ricevuto, soprattutto perché mi ha aiutato ad apprendere più velocemente. Sono contento di poter migliorare giorno dopo giorno.” Un sentimento condiviso anche tra gli altri colleghi.

Questo progetto di mobilità internazionale è stato vincente soprattutto per il grande lavoro di squadra che ha visto la sinergia tra istituzioni, privati e enti del terzo settore. Oltre a Gulliver, ci sono infatti i “big” delle istituzioni: Regione Lombardia, ASST Sette Laghi, Prefettura di Varese, Comune di Varese, Ufficio Scolastico Provinciale, CPIA, Università degli Studi dell’Insubria, poi l’OPI - Ordine Professioni Infermieristiche, la BCC Busto Garolfo e Buguggiate e lo Studio Commercialista Luigi Castagna.

Una cena di arrivederci

“Abbiamo voluto celebrare questo momento di passaggio con una cena, che per noi è solo un arrivederci – prosegue Curtò. Desideriamo infatti rimanere per questi ragazzi un punto di riferimento per qualsiasi necessità”.

In cucina anche gli infermieri, che hanno affiancato il personale di Gulliver, preparando un menù rigorosamente latino-americano. Un clima conviviale informale tra i convenuti alla cena, servita da alcuni dei dipendenti e dei soci del centro varesino.

In apertura dell’evento è intervenuto per un saluto il Prefetto di Varese, dott. Salvatore Pasquariello, che ha espresso il suo vivo apprezzamento per l’iniziativa, incoraggiando i giovani infermieri a superare le difficoltà di lingua e ringraziandoli per il contributo che potranno fornire al nostro sistema sanitario.

Le nuove collaborazione del 2024

Un progetto (chiamato Magellano in memoria dell’esploratore e navigatore portoghese) che per Gulliver è destinato a proseguire... “Nel 2024, a febbraio, accoglieremo altri 12 infermieri provenienti dall’America Latina e nel corso dell’anno collaboreremo all’iniziativa, che vede l’organizzazione di stage formativi di sei mesi per gli studenti dell’ultimo anno del corso di laurea in Infermeria di Argentina e Perù nelle strutture socio sanitarie italiane”. E anche per allora, Gulliver metterà a disposizione il proprio know how e il polo formativo della Cascina Tagliata, con il suo solito stile, quello dell’accoglienza.

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