Una mostra dedicata alle malattie infiammatorie croniche dell'intestino
L’artista ha incontrato, ascoltato e fotografato decine di pazienti con l’obiettivo di aiutare le donne, ma in generale ogni essere umano, ad accettare il proprio corpo, a non vergognarsi
La mostra “Invisible Body Disabilities”, dopo aver fatto tappa in decine di ospedali italiani, da oggi andrà ad abbellire in modo permanente le corsie della Gastroenterologia Generale e Multimodale dell'ospedale di Como, di cui è responsabile il dottor Gian Marco Idèo.
Una mostra dedicata alle malattie infiammatorie croniche dell'intestino
Una donazione di 17 stampe fotografiche voluta da AMICI - Associazione per le Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino in occasione della Giornata mondiale che si celebra il 19 maggio.
“Invisible Body Disabilities” è una mostra fotografica le cui immagini sono tratte dal libro “Women Fighters” della fotografa Chiara De Marchi, affetta da rettocolite ulcerosa dall’età di 21 anni.
L’artista ha incontrato, ascoltato e fotografato decine di pazienti con l’obiettivo di aiutare le donne, ma in generale ogni essere umano, ad accettare il proprio corpo, a non vergognarsi, abbattendo le barriere del pregiudizio e dell’incomprensione attraverso l’arte.
L'importanza dell'associazione Amici
A fare da tramite tra l’associazione e Asst Lariana è stata Nicole Padovani, coordinatrice infermieristica della Terapia Intensiva del Sant’Anna:
“Dopo la mia diagnosi ho avuto modo di conoscere l’importanza del ruolo di Amici nel percorso dei pazienti colpiti da malattie infiammatorie croniche intestinali e ho pensato che la mostra potesse contribuire a sensibilizzare le persone a questa tematica”.
Al Sant’Anna, all’interno della struttura di Gastroenterologia, è infatti presente l’ambulatorio iper-specialistico dedicato alle IBD (Malattie infiammatorie Croniche Intestinali - Crohn e Colite Ulcerosa), di cui è referente la dottoressa Maddalena Terpin. Queste patologie interessano, in Italia, circa 200mila persone con importanti implicazioni nell'ambito sociale e relazionale, oltre che clinico. Colpiscono soprattutto i giovani: la maggiore incidenza è documentata fra i 20 e i 40 anni, ma da tempo è noto un secondo picco d'insorgenza nella popolazione over 65.
L'intervento del direttore sanitario Mazzei
All’inaugurazione della mostra è intervenuto il direttore sanitario di Asst Lariana, Brunella Mazzei:
“In queste occasioni sono sempre felicemente "colpita" perché sono frutto di rapporti che vanno oltre gli aspetti "tecnici" del nostro lavoro - spiega - Sono felice che l'ospedale Sant’Anna sia parte di questa rete. Soprattutto a seguito di una diagnosi di patologia cronica, i pazienti spesso vivono la malattia con un gran senso di solitudine: il personale medico e infermieristico gioca un ruolo fondamentale nel percorso di cura e le associazioni che supportano i pazienti e i familiari conferiscono al percorso di cure, un quid in più a livello psicologico ed emotivo”.
“La nostra associazione si muove grazie alla collaborazione di pazienti, medici e infermieri - commenta Enrica Previtali, direttore esecutivo di AMICI Italia, presente all’inaugurazione della mostra fotografica con Rossella La Forgia, responsabile delle relazioni interne di AMICI - Grazie a progettualità come queste i pazienti hanno la possibilità di raccontarsi e sensibilizzare la comunità. Proprio ieri si sono tenute le celebrazioni per la Giornata mondiale delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali: tanto è stato fatto per la presa in carico dei pazienti e AMICI gioca da sempre un ruolo importante ed essenziale per far parte di questa rete”.