Una casa famiglia in ricordo del piccolo Marco Castelli
Il progetto benefico è stato ideato dall'associazione "Le mani di Marco"; verrà presentato venerdì 9 a Turate.
In ricordo del piccolo Marco Castelli, morto a sette anni a seguito di un incidente in Sicilia, sorgeranno nello storico edificio del «Caffè Umberto I» di Turate una casa famiglia per minori, alcuni appartamenti da destinare a nuclei famigliari in difficoltà e una zona polifunzionale per attività diurne e di aiuto compiti. Il progetto, curato dalla onlus «Le mani di Marco», è stato annunciato tempo fa e, dopo trafile burocratiche che hanno fatto tardare l’opera di oltre tre anni, finalmente siamo vicini alla realizzazione del sogno. Per questo venerdì 9, alle 21, sarà presentato in sala consigliare l’ambizioso progetto.
La presentazione del progetto de «Le mani di Marco»
«Cosa ci faccio qui» è il titolo dell’evento, tratto dal libro «Il caffè alla fine del mondo» di John Strelecky, che sarà incentrato sui bisogni sociali dei minori del territorio. All’incontro interverranno Gianpaolo Folcio di «Asci» (Azienda sociale comuni insieme), Katiuscia Grisoni e Nazareno Di Francesco, del servizio affidi, Davide Comandini e Benedetta Franchi, del «Villaggio Sos Saronno», e Gualtiero Castelli, presidente dell’associazione organizzatrice, «Le mani di Marco», nonché papà di Marco. La serata fornirà l’occasione di presentare per la prima volta il progetto a sostegno dei minori che, oltre a fare del bene, cambierà volto a piazza Volta, restaurando un edificio fatiscente.