ambiente e futuro

Un progetto per eliminare microplastiche e produrre aminoacidi

L’approccio a doppio livello favorirà l’impatto di ProPla sulla riduzione degli effetti negativi sull’ambiente e sulla salute pubblica

Un progetto per eliminare microplastiche e produrre aminoacidi
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Un progetto unico e ambizioso coordinato dal prof Loredano Pollegioni dell'Università dell'Insubria di Varese per eliminare le microplastiche e creare aminoacidi.

Eliminare microplastiche e produrre aminoacidi

Finanziato da Fondazione Cariplo nell’ambito del bando 2022 “Economia Circolare: Promuovere ricerca
per un futuro sostenibile” il progetto ProPla (Proteins from Plastics) si caratterizza per un approccio
precompetitivo, multi- e interdisciplinare avente l’obiettivo di convertire le microplastiche a base di
Pet (polietilene tereftalato, la classica plastica delle bottiglie “monouso”) in amminoacidi.

Per raggiungere un risultato così ambizioso, il Team (coordinato dal prof. Loredano Pollegioni
dell’Università dell’Insubria e che comprende ricercatori dell’Università degli Studi di Milano,
dell’Università di Milano Bicocca e dell’Istituto di Ricerca sulle Acque del Cnr) utilizzerà competenze
di sei diverse unità di ricerca attive nello studio dell’inquinamento da plastica, nell’ingegneria
enzimatica, nella biologia dei sistemi e microbiologia, nell’entomologia, nell’economia e studio del
ciclo di vita dei materiali.

Il recupero delle microplastiche

Il progetto ProPla si focalizza sul recupero delle microplastiche (ovvero i frammenti di plastica
nell’intervallo da 1 a < 1000 m, sia prodotte intenzionalmente che risultanti dall’erosione di plastiche
più grandi) che possono causare effetti negativi sugli organismi e sugli ecosistemi, e sulla loro
valorizzazione. Infatti, sfruttando le potenzialità dell’ingegneria proteica e degli approcci di biologia
dei sistemi, verrà generato un ceppo batterico in grado di convertire il microPET in amminoacidi
(molecole biologiche cruciali per l’alimentazione e l’industria). Come approccio complementare, il
microbiota intestinale delle larve di mosca soldato nera, insetti molto utilizzati nella bioconversione
di scarti e rifiuti organici, sarà condizionato con il ceppo batterico ricombinante ingegnerizzato per
migliorare la loro capacità intrinseca di (bio)trasformare il microPET e generare così valore dalla
biomassa dell’insetto, ricca in proteine, lipidi e chitina.

L’approccio a doppio livello favorirà l’impatto di ProPla sulla riduzione degli effetti negativi sull’ambiente e sulla salute pubblica generati da pratiche di smaltimento indiscriminate e
inappropriate, trattamenti di scarsa efficacia e rilascio incontrollato del microPET: va sottolineato
come recentemente le microplastiche siano state trovate nel sangue umano e sia stata dimostrata la
loro pericolosità per le cellule umane.

Allo scopo di aumentare la percezione della società verso gli enormi vantaggi derivanti del passaggio
a un’economia sostenibile e circolare per le materie plastiche, il progetto ProPla renderà i risultati
disponibili al pubblico attraverso un dettagliato programma di divulgazione.

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