Un anno fa si rientrava nel tunnel, oggi il Covid arretra (nonostante la Delta). È l'effetto vaccini
L'ottobre scorso i numeri ricominciavano a salire, in questi giorni invece le cifre calano e la contagiosità è molto più bassa
Il dottor Marco Rizzi, direttore dell’unità operativa Malattie Infettive del Papa Giovanni di Bergamo è ottimista, sulla base dei numeri di questi giorni: le settimane a venire dovrebbero risultare molto più tranquille rispetto all'inverno scorso e il Covid-19 dovrebbe restarsene buono, grazie alle vaccinazioni. Lo rivela un servizio pubblicato su PrimaBergamo.
Un anno fa ad ottobre si rientra nel tunnel, oggi il Covid arretra
Un’occhiata ai numeri e alle percentuali può essere di aiuto. Guardiamo che cosa stava succedendo in Italia in questi stessi giorni dello scorso anno. Il 3 di ottobre i casi di nuovi contagi rilevati erano 2.844, ma si registrò un continuo aumento fino ai 4.458 casi dell’8 ottobre. In parallelo - dato importante - crebbe la percentuale di persone positive al virus sul totale dei tamponi effettuati. Eravamo al 2,4 per cento il 3 di ottobre, ma all’8 del mese si era saliti al 3,4 per cento. Allo stesso tempo crebbero i ricoveri negli ospedali, in sei giorni si passò da 3.205 a 3.925 degenti. Nelle terapie intensive si andò da 297 a 358 ricoverati. I numeri assoluti erano ancora bassi, intendiamoci. L’estate dell’anno scorso fu molto quieta dal punto di vista del Covid che parve addormentarsi come d’incanto. Più tranquilla rispetto all’ultima estate, 2021, segnata dall’arrivo della variante Delta. Ma, alla fine dell’estate, un anno fa, le cose cambiarono rapidamente.
A fine settembre i numeri erano ancora bassi (anche più bassi di quest’anno), ma nella prima settimana di ottobre cominciarono ad alzarsi, in maniera sempre più rapida.
Il confronto in Lombardia
Prendiamo ancora il 2020 tra fine settembre e primi giorni di ottobre, ma soltanto in Lombardia. Il 27 di settembre registrammo 216 casi di contagio, veramente pochi; ma il virus si stava svegliando e il primo di ottobre eravamo già a 324 casi mentre al 9 di ottobre toccavamo quota 983. In parallelo, crebbe in maniera forte anche la percentuale dei positivi rispetto ai tamponi eseguiti: andammo dall’1,3 per cento del 27 settembre al 2,1 per cento del 3 ottobre fino al 3,8 per cento del 9 di ottobre. Salirono anche i ricoveri: da 302 a 371 mentre nelle terapie intensive si passò da 31 a 44 pazienti Covid.
Il numero di morti rimase molto basso, oscillò in Lombardia tra cinque e un solo morto, in quelle due settimane tra settembre e ottobre. Ma ormai lo sappiamo bene che le vittime sono l’ultimo anello della catena, l’ultimo numero che cambia.
I dati di oggi
Adesso diamo uno sguardo a quello che sta succedendo nel 2021, con la fine estate segnata da una variante cattiva del virus, la Delta. I numeri assoluti non sono molto diversi da quelli di un anno fa. Quello che cambia decisamente è l’andamento.
Guardiamo la Lombardia. Il 27 settembre del 2021 abbiamo avuto quattro morti, 389 ricoverati nei reparti ospedalieri “normali” e 62 nelle terapie intensive. In terapia intensiva il numero addirittura risulta doppio rispetto a un anno fa, mentre per i ricoveri normali è superiore, ma non di molto (389 contro 302). I morti più o meno furono uguali (quattro quest’anno, cinque lo scorso anno).
Però attenzione. Quest’anno avevamo 62 ricoverati in terapia intensiva il 27 settembre mentre mercoledì 6 ottobre i pazienti erano 63, praticamente un numero stabile. I ricoveri normali sono invece passati da 389 a 351, con una certa discesa. Da notare che anche la percentuale di contagi rispetto ai tamponi è rimasta stabile, oscillando tra lo 0,9 e lo 0,4 per cento. Insomma, nel 2020 in questi giorni era partita la risalita del contagio, mentre quest’anno i numeri sono stabili e l’indice di contagio resta al di sotto dell’1 per cento.