Contro l'arresto cardiaco

Tutti possono utilizzare il defibrillatore: ora c'è la legge

Approvato il Ddl che permette a chiunque di usare l'importante strumento che può salvare la vita.

Pubblicato:

Tutti possono ora utilizzare il defibrillatore, apparecchio che può salvare la vita in caso di arresto cardiaco. Ecco la legge.

Adesso è ufficiale, la legge è stata approvata: chiunque può utilizzare il defibrillatore, l'apparecchio che è in grado di salvare la vita in caso di arresto cardiaco (che ogni anno fa oltre 100mila vittime). La discussione sul Ddl 1441 "Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici" era iniziata nel 2019 e ora è stata approvata.
"Sono stati necessari 7 diversi disegni di legge, presentati in Parlamento negli ultimi 13 anni, per riuscire ad arrivare all’approvazione di un provvedimento capace di contrastare efficacemente le oltre 60mila vittime causate ogni anno in Italia dall’arresto cardiaco improvviso , aumentate a più di 100mla nel 2020 in conseguenza della pandemia (fonte: New England Journal of Medicine) - afferma Mirco Jurinovich, presidente dell'associazione Sessantamilavitedasalvare che si batte per la diffusione dei defibrillatori sul territorio - Nonostante i frontespizi dei Ddl riportassero chiaramente questi drammatici numeri e le soluzioni per ridurre drasticamente i decessi, riconoscendo come unica terapia efficace la defibrillazione precoce, questa patologia non ha mai sollevato un adeguato allarme sociale".

"La discussione sul Ddl1441 'Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici' è dunque iniziata alla Camera nel migliore dei modi nel maggio 2019 e nel giro di poche settimane si è giunti ad un testo unificato e condiviso, raggruppando una serie di proposte presentate negli ultimi mesi comprese quelle depositate ad aprile con l’appoggio di 60milavitedasalvare e della dottoressa Lucia Rizzi, presidente Anapic, dagli on. Paola FrassinettiMarco Osnato e Walter Rizzetto riguardanti la dotazione dei defibrillatori nella scuola e nei condomini - ricorda Jurinovich - Dopo l’unanime approvazione della Camera il 30 luglio 2019, il Ddl veniva assegnato alla 12a commissione igiene e sanità del Senato per quella che doveva essere una mera formalità legislativa ma che si è trasformata in una inaccettabile odissea lunga 2 anni, consumatasi tra cadute del Governo, ritardi nella nomina del presidente di commissione e pareri tecnici richiesti dai Ministeri interessati. Finalmente il provvedimento viene approvato alla Camera, dove era tornato a seguito di alcune modifiche, il 28 luglio scorso rendendo operative alcune importanti intuizioni avute più di 20 anni fa dalla dottoressa Daniela Aschieri e dal professore Alessandro Capucci che, primi in Europa, avevano avviato un progetto di defibrillazione pubblica a Piacenza: liberalizzazione dell’uso del defibrillatore (ogni cittadino potrà ora usarlo liberamente ), diffusione degli apparecchi in tutti gli uffici della Pubblica Amministrazione, scuole comprese, e sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza (treni, aerei, navi), introduzione per le centrali 118 di una applicazione che permetterà di attivare una rete di soccorso sociale e di individuare i defibrillatori più vicini al luogo dell’evento. Una battaglia di civiltà durata più di 10 anni, portata avanti con gradi sforzi e caparbietà, grazie anche al supporto dell’on. Riccardo Olgiati che ha creduto nel progetto sin dal primo giorno della sua elezione".
E conclude: "Consapevoli che questa legge consentirà di quadruplicare le percentuali di sopravvivenza dei soggetti colpiti e di portare contemporaneamente un significativo risparmio della spesa sanitaria, il pensiero va alle migliaia di vite sfuggite via a causa della mancanza di un fondamentale strumento al quale la politica, in passato, non ha saputo dare il giusto peso".
defibrillatore

Seguici sui nostri canali