il commento del ponte del sorriso

Timori per la possibile chiusura della pediatria e del punto nascite di Tradate

Sono solo tre le dottoresse a turnare, più il primario, quando ce ne vorrebbero almeno 6 più il primaio, per garantire l'assistenza sanitaria sia in Pediatria che al Punto Nascita

Timori per la possibile chiusura della pediatria e del punto nascite di Tradate
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Da poco più di un mese è stata inaugurata la Pediatria di Tradate. La mancanza di pediatri, emersa anche durante l'inaugurazione, era già evidente negli ultimi anni, con il personale costretto a turni pesanti, senza regolari riposi e programmazione delle ferie.

Timori per la possibile chiusura di pediatria e punto nascite di Tradate

"Alla fine, anche i pochi medici in organico hanno gettato la spugna, per l'impossibilità di continuare a lavorare in queste condizioni massacranti e insostenibili - afferma il presidente del Ponte del sorriso Emanuela Crivellaro -  Sono solo tre le dottoresse a turnare, più il primario, quando ce ne vorrebbero almeno 6 più il primaio, per garantire l'assistenza sanitaria sia in Pediatria che al Punto Nascita. A febbraio, ormai sfinita, ha dato le dimissioni una delle tre pediatre con termine fine aprile. Le altre due hanno pazientemente atteso un segnale concreto visto che dai primi di maggio non sarà più possibile organizzare i turni. Un segnale che a pochi giorni ormai da maggio, non è arrivato e ciò le ha costrette alla dolorosa decisione di dimettersi. Anzi dolorosissima perchè amano curare i bambini, amano Tradate e non avrebbero mai voluto trovarsi in una tale circostanza. Tra pochi giorni, dunque, a Tradate rimarrà solo il primario e una dottoressa che è esentata dal fare i turni".

La ricerca disperata del personale

"Si cerca disperatamente personale sanitario in tutto il mondo, a tale scopo si fanno tour persino in Sudamerica, e quando c'è e vorrebbe rimanere, lo si obbliga ad andare via - continua la presidente del Ponte del sorriso - La sanità, a partire da quella di casa nostra, è in grave difficoltà. Occorre riorganizzare l'offerta del territorio, ma per farlo ci vuole il coraggio che la politica adesso non ha. Per esempio, non si può pensare di tenere in piedi la parte pediatrica di Gallarate, dove non c'è primario e nemmeno degenza pediatrica, quando accorpando Busto e Gallarate si creerebbe un centro pediatrico forte e attrattivo nel sud della provincia che risolverebbe tanti problemi. É ragionevole che la Regione Lombardia chieda al Del Ponte di supportare il punto nascita di Gallarate rischiando fortemente la chiusura di quello di Tradate più la Pediatria? Certo che no, in tempi di poche risorse, le risorse vanno ottimizzate. In questi due mesi e mezzo abbiamo fatto di tutto per stimolare i vertici dell'ASST Settelaghi a trovare una soluzione per Tradate, abbiamo sollecitato la politica, la Regione, ma nulla è stato fatto, nessun medico è arrivato o è stato indicato il giorno in cui arriverà, nessuna certezza che il Del Ponte sosterrà Tradate fino all'espletamento di futuri concorsi. Ebbene cosa succederà tra 12 giorni alla Pediatria e al punto nascita di Tradate? Per ora solo “chiacchere e distintivo”, basta parole al vento ma fatti concreti".

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