Celebrazione

“Tenete socchiusa la porta di casa per accogliere chi ha bisogno”

Sono stati 155 i pellegrinaggi nel 2025, per un totale di circa 20mila persone.

“Tenete socchiusa la porta di casa per accogliere chi ha bisogno”

E’ stato l’invito di monsignor Erminio De Scalzi in Santuario per la conclusione dell’Anno Giubilare.

“Tenete socchiusa la porta di casa”

E’ stato un invito all’accoglienza quello di monsignor Erminio De Scalzi che ieri, domenica 28 dicembre, ha celebrato la Santa Messa a conclusione dell’Anno Santo nel Santuario della Beata Vergine dei miracoli a Saronno. Il Santuario, infatti, è una delle chiese giubilari della Diocesi di Milano.

Proprio monsignor De Scalzi un anno fa aveva aperto l’Anno Santo in città, invitando ad attraversare la porta, entrando in chiesa “per adorare Dio” e uscire “per amare e servire i fratelli”.

Nell’omelia monsignor De Scalzi ha poi riflettuto sul significato profondo del Giubileo, come un percorso spirituale volto a riscoprire Gesù “come presenza viva e fonte di speranza incrollabile”, sottolineando come la fede autentica debba manifestarsi nella gioia e nella capacità di accogliere il prossimo.

Infine ha ricordato come la conclusione del Giubileo “non si misura dal numero di persone che hanno attraversato la Porta Santa, ma dall’impegno con cui ne sono uscite”.

Un anno di pellegrinaggi

Un anno ricco di momenti di fede e di pellegrinaggi, come ha ricordato il prevosto, don Giuseppe Marinoni, alla conclusione della celebrazione:

“Devo un grazie particolare a don Massimiliano Bianchi, rettore del nostro Santuario. Qui, grazie a lui, abbiamo vissuto in questo anno tanti momenti davvero belli e straordinari.
Ci sono stati 155 pellegrinaggi organizzati in questo Anno Santo e si calcola che abbiano raggiunto il nostro Santuario almeno 20mila pellegrini”.

La “sporta” della carità

Durante la celebrazione è stata posta ai piedi della statua della Madonna una “sporta”, realizzata in ferro battuto su iniziativa di don Massimiliano da Emilio Borsani, fabbro e artista, su disegno di Angelo Caldera.

Al posto di lasciare a disposizione un cartone per la raccolta di alimenti per chi più ne ha bisogno – come è avvenuto per tutto l’anno giubilare – don Massimiliano ha pensato a un contenitore che non fosse provvisorio.

Contenitore che resterà a disposizione di quanti vorranno donare, compiendo un gesto di carità.