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Tradate
Tappa tradatese per il Charity Bike Tour contro la fibrosi cistica
Questo weekend il banchetto della Federazione sarà presente in corso Bernacchi e al Tecnomat di Venegono Inferiore per la tradizionale vendita dei ciclamini per sostenere la ricerca scientifica
Tre giorni in sella alla bici per farsi portatori di un messaggio di speranza e contribuire a trovare delle cure alla fibrosi cistica. E’ questo lo spirito che da undici anni muove il Charity Bike Tour FFC Ricerca, che lo scorso venerdì ha fatto per la prima volta tappa a Tradate, raccogliendo oltre cento persone attorno ai tavoli allestiti dalla delegazione FFC Ricerca Tradate-Gallarate all’interno della scenografica villa Castiglioni Fisogni.
Il Charity Bike Tour FFC fa tappa a Tradate
L’evento, che di anno in anno attraversa lo Stivale per incontrare e sensibilizzare la popolazione su questa malattia genetica (niente affatto rara) e sull’importanza del sostegno alla ricerca scientifica, ha visto in prima linea il presidente della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica Matteo Marzotto insieme ad atleti, campioni e appassionati delle due ruote come Gianni Bugno, Jury Chechi, Claudio Chiappucci ed altri testimonial della Fondazione.
"Successo oltre ogni aspettativa"
"Ci aspettavamo una buona partecipazione, ma il risultato è andato oltre ogni aspettativa", spiega Francesca Farma, fondatrice e portavoce della delegazione tradatese.
"Non si tratta di una questione di numeri: durante la serata abbiamo percepito davvero tanto entusiasmo e questo ci sprona a continuare la nostra battaglia".
Come è noto, ottobre è il mese della ricerca scientifica, e questo weekend il banchetto della Federazione sarà presente in corso Bernacchi e al Tecnomat di Venegono Inferiore per la tradizionale vendita dei ciclamini; ma la sezione tradatese si distingue per essere molto attiva durante tutto l’anno.
Appena un mese fa, il 7 settembre, Francesca Farma e suo figlio Davide Valier (ragazzo affetto da fibrosi cistica e da sempre testimonial della federazione) erano a Roma per portare la loro testimonianza alla conferenza stampa di “1 su 30 e non lo sai”, la campagna di sensibilizzazione della fondazione che mira a diffondere lo screening della malattia genetica.
