Niente raccolta per il terzo anno consecutivo nel vigneto comunale di Tradate. L’assessore Vito Pipolo si arrende: “Deciderà il sindaco, io non me ne occuperò più”.
Vigneto di Abbiate: l’assessore getta la spugna
“Più di quanto è stato fatto quest’anno, come Comune, non è possibile. Ho già comunicato al sindaco che non intendo più occuparmene”.
L’assessore Vito Pipolo alza bandiera bianca sul vigneto comunale di Madonna delle Vigne. Mancato anche quest’anno l’obiettivo della vendemmia, anche solo in versione didattica per i bambini delle scuole cittadine. Basta un passaggio rapido fra i filari: di uva praticamente non ce n’è, tutta insecchita fra gli scheletri delle foglie divorate dalla popillia japonica.
Divorata dalla Popillia
Una battaglia quella contro l’infestante coleottero giapponese che qualche mese fa, parola dello stesso Pipolo, sembrava vinta.
“Subito dopo le prime avvisaglie eravamo intervenuti posizionando diverse trappole, che hanno catturato migliaia e migliaia di quegli insetti – racconta – Fino a fine luglio, sembrava fatta: l’uva c’era e stava maturando bene. Poi, nel giro di pochi giorni, il disastro“.
I coleotteri sarebbero ricomparsi, divorando le foglie e stroncando così la maturazione dei frutti. Convincendo così l’assessore a far calare il sipario su una questione che lo ha impegnato negli ultimi otto anni.
“E’ una spina nel fianco”
“Il vigneto è diventato una spina nel fianco, una battaglia continua in cui ho sempre creduto, ma che nonostante interventi, trattamenti e quant’altro non si è riusciti a vincere – prosegue – Lascio quella partita sapendo che si è messo in campo tutto quanto si poteva mettere: trattamenti fitosanitari, agronomo, i tecnici di Contadi-Castaldi che hanno effettuato una profilassi completa per i problemi di muffe, malattie e parassiti e la gestione affidata a un’azienda che, fra tutto, sono certo abbia speso ben più del contributo ricevuto dal Comune”.
Il futuro? “Deciderà il sindaco”
Non è, evidentemente, bastato.
“E’ chiaro che tutto il lavoro fatto per il vigneto in questi anni non è stato sufficiente ad ottenere un risultato che fosse quanto meno soddisfacente. I problemi sono molteplici e delle decisioni vanno prese – aggiunge Pipolo – Resta il fatto che quel vigneto identifica un luogo e una storia propria di Abbiate e di tutta la città, e quell’iniziativa nonostante tutto li valorizza”.
Ma par di capire dalle parole dell’assessore che se si vuol andare oltre alla “cartolina”, all’immagine delle viti accanto alla chiesa di Madonna delle Vigne, serve fare ancora di più. Inevitabilmente, spenderci ancora di più di quanto fatto finora, cifra che, al momento, non è nota.
Domanda posta più volte dalle minoranze, non solo le attuali: ne vale la pena, specialmente in un periodo in cui le casse municipali non strabordano di risorse?
“Non spetta a me dirlo – risponde l’assessore – Ho già posto il problema al sindaco Giuseppe Bascialla. Personalmente, ritengo si dovrebbe mettere tutto a bando. Vedremo se e quali saranno gli sviluppi”.