l'iniziativa di prevenzione

Sorrisi in rosa: 75 studentesse visitate alla Liuc

Sono state infatti 75 le studentesse visitate tra venerdì 11 e sabato 12 ottobre in Università

Sorrisi in rosa: 75 studentesse visitate alla Liuc
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La prevenzione senologica fa il “tutto esaurito” anche quest’anno alla LIUC di Castellanza, con la 7° edizione di “Sorrisi in rosa”, progetto di Humanitas nato con l’obiettivo di sensibilizzare su queste tematiche, partendo dalle esperienze delle donne stesse.

Sorrisi in rosa: 75 studentesse visitate alla Liuc

Sono state infatti 75 le studentesse visitate tra venerdì 11 e sabato 12 ottobre in Università.

“Dalla prima edizione pilota del 2018 – commenta Alessandra Massironi, Responsabile del Servizio Counseling and Well-being della LIUC – in Università sono state visitate 385 studentesse, di cui 75 nelle due giornate appena trascorse. Anche quest’anno, i posti disponibili sono stati immediatamente saturati, segnale molto significativo del valore connaturato ai diversi progetti di Ateneo in tema di prevenzione e formazione scientifica. L’obiettivo di tali iniziative, in linea con il modello educativo-formativo LIUC, è promuovere conoscenze, strumenti, opportunità molteplici rivolte alla crescita completa sul piano umano e professionale delle Persone. E il successo degli Open Day senologici annuali è espressione dei tratti che distinguono LIUC. In ottica di Terza Missione e di Sostenibilità sociale, riteniamo che la costruzione di una cultura della salute a partire dai contesti formativi e di lavoro sia un presupposto imprescindibile per lo sviluppo e il benessere della collettività”.

La soddisfazione di Humanitas

Soddisfazione anche da parte di Humanitas: «Con il mese di Ottobre – spiega Simona Sancini, Direttrice Sanitaria di Humanitas Mater Domini – si dà il via al Festival di Sorrisi in Rosa, il ricco calendario di iniziative organizzate da Humanitas e volte a promuovere la cultura della salute femminile, in questo caso in ambito senologico. E’ importante sensibilizzare le donne di tutte le età e sottolineare l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce, uscendo anche dalle corsie dell’ospedale e avvicinandosi sempre più alla popolazione, sin dalla giovane età ed è altrettanto importante affidarsi ed affiancarsi a specialisti esperti, dedicati e seguire percorsi di cura personalizzati”.

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