Storie sotto l'ombrellone

Si sostiene la ricerca in ricordo di Cristina Marino

Sono stati raccolti in pochi giorni 7mila euro dai cari e dagli amici della 49enne stroncata da un tumore.

Si sostiene la ricerca in ricordo di Cristina Marino
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Più di 270 persone persone da tutta Italia hanno aderito all’iniziativa benefica «In ricordo di Cristina corriAmo per la ricerca», contribuendo a un risultato straordinario: superare in pochi giorni l’obiettivo di 5mila euro e arrivando a quota 7mila, fondi che sono stati destinati e alla Fondazione Veronesi per la lotta contro i tumori femminili.

Si sostiene la ricerca in ricordo di Cristina Marino

Tanti sono stati dunque gli amici e i concittadini che, con un’offerta libera, hanno voluto ricordare Cristina Marino, stroncata due mesi fa da un tumore, nel modo in cui la 49enne avrebbe desiderato, aiutando gli altri e sensibilizzando sull’importanza della ricerca. Tra queste varie associazioni, come «5 Cascine Running», «Cislago Cuore» e Croce rossa, che hanno collaborato al progetto, ma anche altre come «Amici dell’Infanzia» e «Gap Saronno». Non è poi mancato l’appoggio nazionale delle «Pink Ambassador», le maratonete guarite dal cancro nella cui famiglia Cristina era stata accolta a braccia aperte.

Pedalata da Uboldo a Roma in ricordo di Cristina

C’è stata poi anche un’impresa che, sommata al fine benefico, ha davvero commosso, come quella di Valentina D’Arrigo, Vanila Minotti,, Marco Dragoni e Vito Galli, che hanno pedalato da Uboldo a Roma, andata e ritorno, ricordando Cristina. Lo scopo dell’iniziativa era infatti omaggiare la 49enne, volto noto a Gerenzano e Cislago, con la sua più grande passione, quella della corsa e dello sport. Infine a suscitare una forte emozione è stato il gesto della piccola gerenzanese Ginevra Borghi che, come già raccontato su La Settimana, alla sua tenera età ha già dovuto affrontare un «drago minaccioso», come lo chiama lei, quella della leucemia. E ora è la testimonianza diretta di come aiutare la ricerca sia fondamentale affinché non ci siano più persone strappate troppo presto dai loro cari.

(La Settimana, 25 giugno 2021)

Davide Bellombra

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