Si rinnova l'alta automazione nell'Asst Lariana
L’utenza godrà sia di una riduzione dei tempi di attesa per i risultati delle proprie analisi, sia di una diminuzione del numero di “provette” prelevate al paziente
L’alta automazione del Laboratorio Analisi di Asst Lariana si rinnova. Mercoledì, 15 maggio, dopo mesi di interventi tecnici per l’installazione delle piattaforme analitiche e di formazione del personale della struttura, entreranno ufficialmente in funzione le nuove macchine per le analisi ematochimiche su campioni biologici (sangue, urine...).
Si rinnova l'alta automazione nell'Asst Lariana
La struttura complessa del Laboratorio Analisi, della quale è direttore f.f. il dottor Michelarcangelo Partenope, si compone di tre poli strettamente interconnessi: l’hub dell’ospedale Sant’Anna e i due spoke dei presidi di Cantù e di Menaggio. Quotidianamente, i laboratori di Asst Lariana prestano i loro servizi sia ai pazienti degenti, tramite le richieste che pervengono dai reparti ospedalieri, sia all’utenza territoriale che si rivolge ai Punti prelievo; complessivamente, arrivano ai tre laboratori tra le 5 e le 6mila provette da analizzare al giorno.
“Il Laboratorio Analisi è una realtà in continua evoluzione, che deve essere al passo coi tempi e con le nuove tecnologie, deve essere sempre aggiornato e deve provvedere a una continua formazione del personale, sia esso medico, non medico o tecnico - spiega il dottor Partenope - I vantaggi delle nuove piattaforme installate sono molteplici. In primo luogo, sono macchine più performanti in quanto, a parità di analisi, sono più veloci. In secondo luogo, introduciamo un ulteriore step di automazione in quelle che sono le fasi più critiche della medicina di laboratorio: la fase pre-analitica e post-analitica”.
Spiega lo specialista:
“Per quanto concerne la pre-analitica (la fase che precede l’analisi del campione, ndr), andremo a rendere completamente automatizzate le fasi di accettazione, check-in e riconoscimento del cosiddetto “errore di contenitore”, come per esempio provette non corrette o non idonee, in modo da rendere ancor più performante la registrazione in entrata del campione e la sua valutazione di idoneità, riducendo ulteriormente le possibilità di errore - aggiunge - Per quanto riguarda la fase post-analitica (ovvero dopo l’analisi del campione, ndr), invece, verrà installato uno storage, un frigorifero, totalmente automatizzato, il quale provvederà non solo a conservare, per un preciso periodo di tempo, le parti residue dei campioni analizzati (permettendo, perciò, di non effettuare un altro prelievo al paziente per eventuali approfondimento diagnostici) ma anche, al termine della conservazione, a eliminare quelle superflue o ormai inutilizzabili”.
Minor tempi di attesa e meno provette
Questo rinnovato e innovativo processo del flusso di lavoro nel nuovo “core-lab” porterà sicuramente auspicati benefici sia all’utenza sia all’ambiente. L’utenza, infatti, godrà sia di una riduzione dei tempi di attesa per i risultati delle proprie analisi, sia di una diminuzione del numero di “provette” prelevate al paziente.
In questi tempi, bisogna, necessariamente, guardare anche all’ambiente e, proprio in quest’ottica, le nuove piattaforme analitiche sono state concepite per essere più eco-friendly. Sfruttando, infatti, un innovativo sistema di filtraggio, gran parte degli scarti potranno confluire direttamente nel sistema fognario perché epurati di ogni sostanza nociva, infettiva o pericolosa in generale e solamente una piccola parte residua dovrà essere smaltita nei rifiuti speciali.
“Sono stati mesi di cambiamento e di formazione per tutta l’équipe del Laboratorio Analisi, composta da quindici dirigenti medici e biologi e da circa sessanta tecnici sanitari di laboratorio biomedico - conclude il dottor Partenope - e mi preme ringraziare, singolarmente, ognuno di questi professionisti per aver affrontato il percorso con capacità di adattamento, impegno, dedizione e disponibilità”.