Ben cento alunni della prima media di Gerenzano hanno vissuto un’esperienza davvero speciale: hanno partecipato a una lezione con insegnanti inediti, i volontari della Protezione civile cittadina, coordinati dal capogruppo Guglielmo Montrasio.
A sette mesi dalle due devastanti grandinate che hanno messo in ginocchio il paese è infatti sempre più evidente come si debba essere pronti a eventi atmosferici eccezionali e per questo gli insegnanti di scienze e tecnologia, all’interno dei progetti di educazione civica, hanno proposto una lezione per preparare ai casi di emergenza.
Protezione civile a scuola a Gerenzano
«E’ stata una mattinata positiva dalle 9 alle 12, strutturata in un’ora e mezza di teoria sul ruolo della Protezione civile a livello nazionale, ma anche sulle attività del gruppo cittadino. I ragazzi sono stati attenti e partecipi – anticipa il referente – Poi è iniziata la parte pratica nel piazzale del mercato in cui abbiamo mostrato tutti i nostri strumenti del mestiere, facendoli provare ai ragazzi, dalla pompa idrovora alla tuta integrale necessaria per smantellare i nidi di calabroni, dai dispositivi di protezione personale alla motosega, per concludere con gli estintori ad anidride carbonica e a polvere».
Sopralluogo nel paese distrutto dalla grandine
Alunni, volontari e insegnanti hanno poi fatto un sopralluogo per le vie del paese:
«Abbiamo osservato i tetti ancora distrutti, gli edifici pericolanti, le buche e i marciapiedi dissestati e dunque fonte di possibile rischio. Abbiamo invitato gli studenti a segnalarci i potenziali pericoli e a farsi promotori di quello che hanno appreso anche in famiglia: per esempio devono ricordare ai genitori di non entrare in sottopassi allagati con l’auto per non rimanere intrappolati. Li abbiamo poi invitati a chiamare il 112, numero unico di emergenza, in caso di necessità, e abbiamo fornito anche il nostro recapito telefonico. Le situazioni di rischio di cui abbiamo parlato sono le “bombe d’acqua”, i forti venti e gli incendi».
“E’ importante essere pronti nelle emergenze”
Un grande capitolo è stato dedicato alla grandinata dopo quello che è successo in paese a luglio:
«Questi studenti a settembre hanno iniziato le scuole medie vivendo sulla loro pelle i disagi lasciati dal cataclisma sul plesso scolastico e lo stesso hanno sperimentato nelle loro stesse case private. Sono ragazzi che, nonostante la giovanissima età, hanno già avuto esperienze di gravi emergenze, a partire dalla pandemia, che ricordano bene come un periodo da incubo, in cui hanno dovuto rinunciare a tutto, scuola, sport e gioco. Abbiamo ricordato loro tutti i servizi che noi volontari abbiamo prestato in quel periodo di pandemia per la comunità».