Gorla Maggiore

Pronte le nuove sedi per le associazioni

Il Comune mette a disposizione dei sodalizi 4 locali: «Manteniamo una promessa entro la fine del mandato»

Pronte le nuove sedi per le associazioni
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Nuove sedi per le associazioni di Gorla Maggiore. Con la pubblicazione dell’avviso finalizzato a raccogliere manifestazione d’interesse, l’amministrazione comunale dà compimento a un percorso avviato con la preparazione dell’opera di riqualificazione degli immobili di via Roma, dove avevano la loro sede fino al 2022 buona parte dei sodalizi cittadini, che all’epoca furono costretti a liberare i locali oggetto dell’intervento, tuttora in corso all’interno del progetto Borghi storici.

Ecco le nuove sedi per le associazioni

Sono pronte le nuove sedi da destinare alle associazioni cittadine. La prospettiva è trovare una collocazione adeguata e funzionale al Palazzo dell’Assunta, edificio a sua volta recentemente ristrutturato e predisposto ad accogliere le nuove sedi. Nell’avviso i criteri: i locali messi a disposizione in comodato d’uso triennale rinnovabile sono in tutto quattro, tutti al piano primo dell’Assunta. La concessione è ad uso non esclusivo, con la possibilità che le associazioni richiedenti si alternino poi con un programma di giorni e orari stabiliti nella fruizioni dei medesimi spazi. La quota forfettaria annuale fissata dal Comune è pari a 200 euro annui. Requisiti per l’ottenimento della sede sono l’iscrizione all’albo comunale delle associazioni da almeno 2 anni, la finalità senza fine di lucro e l’assenza di morosità o contenziosi con il Comune.

Le domande entro il 30 novembre

Le domande dovranno pervenire esclusivamente via pec a protocollo.gorlamaggiore@legalmail.it entro il 30 novembre. «Manteniamo una promessa entro la fine del mandato – afferma il sindaco Pietro Zappamiglio – restituendo alle associazioni del paese una sede nuova e riqualificata in un luogo che ritengo essere ideale, con l’immobile affacciato sulla piazza centrale, funzionale all’aggregazione e già con una destinazione sociale, con il polo sanitario attivo al piano terra. E’ un altro percorso che trova il suo approdo».

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