Fede

Prima omelia per don Paolo Macchi

Il prossimo passo, quello definitivo dell’ordinazione presbiteriale, è fissato per il prossimo 13 giugno

Prima omelia per don Paolo Macchi

Da adesso in poi lo si potrà chiamare don Paolo. A cinque anni dal suo ingresso in seminario, il tradatese Paolo Macchi ha ricevuto lo scorso sabato mattina in Duomo l’ordinazione diaconale, ultimo importante passo prima di essere consacrato sacerdote.

Tradate, Paolo Macchi ordinato diacono

“E’ stato un momento molto intenso, sotto tutti i punti di vista: fisico, emotivo, spirituale; qualcosa di indescrivibile”, commenta il tradatese. “Per noi che ci apprestiamo a compiere il passo della consacrazione, le parole di sant’Ambrogio saranno la nostra guida: ‘Cristo è tutto per noi’ è il motto che abbiamo scelto per accompagnarci durante questi mesi”.

All’emozione della cerimonia di sabato, è seguita quella della prima omelia, pronunciata il giorno successivo durante la messa domenicale.

“Commentando la lettura tratta dal primo Libro dei Re, mi sono soffermato sulle tre azioni che Dio chiede ad Elia: alzati, mettiti in cammino, fidati di me, le stesse che chiede anche a noi che abbiamo scelto la via del sacerdozio”.

Nei prossimi mesi don Paolo si dividerà tra il seminario e la parrocchia di Bollate, dove dall’anno scorso fa vita di comunità. Il prossimo passo, quello definitivo dell’ordinazione presbiteriale, è fissato per il prossimo 13 giugno. Da quel momento in poi sarà ufficialmente un sacerdote e gli verrà indicata la destinazione in cui inizerà a svolgere il suo ministero.