Prima di morire scrivere una lettera per le nozze del fratello
Maila Turconi e Alessandro Marino hanno coronato il loro sogno d’amore e dal Cielo veglia su di loro Cristina, morta di tumore a 49 anni.

Maila Turconi e Alessandro Marino hanno coronato il loro sogno d’amore, pronunciando, davanti a Dio quel «fatidico sì» che attendevano ormai da troppi anni. E nella gioia di un giorno così speciale si è sentita ancora più forte la mancanza della loro cara Cristina Marino, colei che aveva sempre tifato per il loro amore e che sarebbe stata in prima fila in quella chiesa se solo, lo scorso anno, un tumore non l’avesse portata via a soli 49 anni. Ma Cristina è voluta esserci comunque e, attraverso le figlie gemelle Vanila e Marika Gelati, ha fatto avere agli sposi una lettera d’auguri con un disegno che aveva realizzato per l’occasione, consapevole che la malattia non le avrebbe purtroppo lasciato ancora tanto tempo. E nel leggerla Alessandro e Maila non sono riusciti a trattenere le lacrime, consapevoli che dal Cielo la loro Cristina stesse sorridendo con loro per il sogno d’amore finalmente realizzato.
Prima di morire scrivere una lettera per le nozze del fratello
«Negli otto anni di fidanzamento e nella convivenza iniziata nel 2015, abbiamo sempre desiderato sposarci in chiesa, ma prima abbiamo dovuto attendere la fine della pandemia. Nel frattempo abbiamo fissato il rito civile in municipio l’1 agosto del 2020, in piena pandemia, a cui ha partecipato anche Cristina. La volevamo avere al nostro matrimonio e non c’era purtroppo il tempo di attendere la fine delle restrizioni anticovid. Venerdì invece siamo riusciti a sposarci in chiesa e a festeggiare poi al ristorante come sempre desiderato», raccontano. A celebrare il sacramento è stato don Venanzio Viganò, il sacerdote che gestiva l’oratorio ai tempi della loro adolescenza: «La sua bellissima predica ci ha commosso perché ha presentato il nostro amore, così raro, come un modello positivo da seguire. Il nostro legame ci ha reso più belli e forti facendoci superare mille difficoltà. Per questo, anche convivendo da anni, abbiamo voluto a tutti i costi prometterci amore eterno davanti a Dio. Ora ci sentiamo più completi». Non solo Cristina, anche di altre persone care si è sentita la mancanza, come rivela Maila: «Purtroppo ho perso troppo presto entrambi i genitori e così ho fortemente voluto che all’altare mi accompagnasse mio figlio Davide di 12 anni, che è la mia vita e a cui anche Alessandro è affezionatissimo».
Il loro amore fa rima con volontariato
I due sposi hanno nel dna il volontariato: lui è uno storico soccorritore della Croce rossa di Cislago, lei un’animatrice del reparto di Pediatria di Tradate per l’associazione «Ponte del sorriso»: «Tutti gli amici della Cri, tra cui Luca Dosso che aveva celebrato la cerimonia civile, ci hanno fatto sentire la loro presenza e, seguendo il nostro spirito solidale, abbiamo deciso, invece delle classiche bomboniere, di devolvere un contributo alla onlus cislaghese “Dudù 4 you”, che sostiene la ricerca controi tumori infantili. In più erano presenti alcune “Pink Ambassador”, amiche di Cristina, e per ricordare l’importanza della ricerca Maila ha anche indossato il nastro rosa sull’abito da sposa. Era lo stesso di Cristina e, con quello sul petto, la sposa ha vissuto la giornata con la consapevolezza di avere sempre al suo fianco l’indimenticabile cognata».