Piazza Mazzini

Perizia Zanzi consegnata: "Smentita la relazione del Comune, nessuna criticità per la sicurezza"

Discussione sulla piazza rimandata a dopo i lavori sul corso. Ma dopo l'incontro con sindaco e Giunta, il Comitato rileva che "non c'è la volontà di dare a Enel indicazioni sulla tutela delle radici"

Perizia Zanzi consegnata: "Smentita la relazione del Comune, nessuna criticità per la sicurezza"
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Come anticipato dal Comitato Difesa Alberi Piazza Mazzini, questa mattina (sabato 2 ottobre) è stata consegnata la perizia sullo stato di salute degli alberi di piazza Mazzini realizzata dall'agronomo Daniele Zanzi. E le conclusioni sono opposte a quelle del primo studio fatto effettuare dall'Amministrazione.

Perizia Zanzi in Comune

Perizia consegnata e nuovo confronto fra il sindaco Giuseppe Bascialla, la Giunta e il Comitato sorto a difesa delle piante di piazza Mazzini "minacciate" dal progetto di riqualificazione proposto a inizio anno dall'Amministrazione. Un confronto in cui la delegazione del Comitato ha illustrato i dati raccolti dall'agronomo e le conclusioni opposte (forti anche di una serie di analisi più complete della semplice ispezione a vista) a quelle della prima perizia commissionata dall'Amministrazione che dava, in sostanza, via libera al progetto indicando sconveniente e rischioso mantenere le alberature oggi presenti.

"I risultati mostrano con chiarezza che 'in nessun caso sono emerse criticità tali da rappresentare un rischio effettivo per i fruitori della piazza e della viabilità annessa' (come recita la relazione), nonostante anni di incuria e di mala gestione, che le piante sono state in grado di compensare, adattandosi - riassumono dal Comitato - Non vi sono dunque problemi di sicurezza: la perizia Zanzi smentisce quella che la Giunta aveva presentato in commissione tra febbraio e marzo".

QUI IL LINK PER SCARICARE LA PERIZIA ZANZI (COMITATO)

QUI IL LINK PER SCARICARE LA PERIZIA POZZI (COMUNE)

"La Giunta non ha voluto prendere impegni"

Lo si è già sentito più volte: al di la dello stato di salute attuale, quello che fa più preoccupare i vertici del Municipio è la condizione delle piante una volta che si saranno conclusi i lavori. In primis, quelli per i sottoservizi di corso Bernacchi che arriveranno necessariamente a ridosso degli apparati radicali. E la domanda ritorna: si possono fare quei lavori senza rischiare di intaccare le radici? Per il Comitato, sì. Secondo l'agronomo Pozzi (autore della prima relazione) si può tentare ma senza alcuna certezza di risultati positivi. Specialmente su quel tratto (dove, aggiungeva, ci sarebbero anche alcune piante particolarmente fragili e un filare non più regolare), mentre per via XXV Aprile l'Amministrazione aveva già deciso di fare un tentativo.

"Alla domanda più volte ripetuta sulla volontà di salvaguardare le piante in quanto patrimonio pubblico, non è stata data risposta e non è stato preso nessun impegno, dichiarando che tutto verrà valutato dopo la realizzazione dei sottoservizi mancanti. Emerge chiaramente la volontà di non dare a Enel indicazioni tese alla tutela delle radici. Di conseguenza la disponibilità alla collaborazione dell’agronomo dottor Zanzi e dell’ingegnere Coletto, esperti consulenti del Comitato, allo stato attuale viene respinta. Riteniamo che un eventuale confronto a lavori già fatti, potrebbe solo farci constatare i possibili danni arrecati e quindi essere inutile per la sopravvivenza degli alberi".

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"Prima i lavori, poi si valuterà"

Stringati per il momento i commenti dal Municipio. Il sindaco però ha tenuto a ribadire, dopo l'incontro, che "adesso non si taglierà nessun albero, prima si faranno e concluderanno i lavori sul corso. Il progetto della piazza Mazzini appartiene a una seconda fase di lavori".

In attesa che si torni a parlare del da farsi, comunque, il Comitato fa sapere che continuerà con la raccolta firme a difesa degli alberi e annuncia un prossimo appuntamento pubblico come quello tenutosi a luglio per presentare ai cittadini i risultati della perizia.

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