Per il secondo anno Casa di Marta si apre ai senzatetto per l'inverno
Un servizio che non è più solo saronnese, ma distrettuale e sostenuto dal Fondo Sociale Europeo

Aprono questa sera, giovedì 1 dicembre, le porte di Casa di Marta che ospiterà le persone senza fissa dimora nei mesi più freddi dell’anno.
Senzatetto al freddo, Casa di Marta apre le sue porte
La positiva esperienza dello scorso anno, che ha visto la stretta collaborazione dell’Amministrazione saronnese, di Casa di Marta e della Comunità pastorale nella creazione di uno spazio di accoglienza temporaneo delle persone senza fissa dimora al piano terra di Casa di Marta, ha convinto tutti i partner a riproporre il servizio, che è stato però inserito nel più ampio progetto del “centro servizi di contrasto alla povertà” avviato proprio a Casa di Marta dal Comune di Saronno e dai Comuni del distretto (Caronno, Cislago, Gerenzano, Uboldo e Origgio) insieme alle cooperative Rembrandt, Intrecci, Dandelion, Ozanam, Il Granello e l'associazione Lavoro e Integrazione Onlus.
Otto spazi e un tetto per la notte
Nello specifico, il servizio di ricovero trova la sua organizzazione grazie all’allestimento, al piano terra dell’edificio di Casa di Marta, di otto spazi (ricavati grazie a divisori mobili) in cui le persone senza fissa dimora che condivideranno il progetto, potranno trovare un ricovero sicuro e caldo ogni notte, dalle 19.30 di sera alle 7 del mattino (con uscita dopo la colazione).
Saranno presenti per tutto il periodo di apertura un custode notturno ed un educatore con funzioni di accompagnamento e coordinamento della struttura, che diventerà un punto di riferimento per chi troverà qui riparo.
"Risposta immediata e recupero sociale"
“Il progetto sperimentato lo scorso anno è stato ben strutturato ed apprezzato – commenta l’assessore alle Politiche sociali, Ilaria Pagani – Abbiamo così deciso di implementarlo, inserendolo nel più ampio progetto finanziato dal Fondo Sociale Europeo e che vede coinvolti i Comuni del Distretto e diverse associazioni del terzo settore. In questo modo, oltre alla risposta immediata e primaria che saremo in grado di dare agli ospiti di Casa di Marta, potremo inserirli in un progetto di recupero sociale e comunitario”.