Pasticceria Bianchi, la tradizione che dura da 90 anni
Sono passati esattamente novant’anni dalla nascita della Pasticceria Bianchi, diventata fin dall’apertura un punto di riferimento per la città e i cittadini di Gallarate
Giovanni Bianchi ripercorre la storia della propria famiglia, attiva nella pasticceria dal 1934
Pasticceria Bianchi, la tradizione che dura da 90 anni
Novant’anni e non sentirli.
Sono passati esattamente novant’anni dalla nascita della Pasticceria Bianchi, diventata fin dall’apertura un punto di riferimento per la città e i cittadini di Gallarate ma anche per molte persone provenienti da altre città che si fermano per una colazione e quattro chiacchiere prima di iniziare la routine giornaliera.
Era infatti il 1934 quando Oreste Bianchi – capostipite della famiglia, soprannominato il “Gagiò” – assieme alla moglie Maria Talamona, rileva l’allora pasticceria “I Belli” – all’interno della quale collaborava Oreste - situata in via Sant’Antonio.
La partenza della nuova avventura
Fin da subito il lavoro va a gonfie vele, la pasticceria cresce sempre di più e, di pari passo, nascono e crescono i quattro figli Carla, Mario, Roberto e Giovanni.
Poco meno di vent’anni e la pasticceria Bianchi, divenuta in breve tempo luogo di ritrovo per la cittadinanza gallaratese, trasloca nell’adiacente largo Camussi, dove trova posto anche il laboratorio, necessario per la produzione di brioches, torte e altre squisite prelibatezze.
“E’ stato fin da subito un grande successo – ricorda con commozione Giovanni Bianchi – perché era una delle più belle pasticcerie non solo della provincia di Varese ma dell’intera Lombardia. La nostra forza era l’unione della famiglia e la capacità dei nostri genitori nel lavoro quotidiano”.
Le grandi doti di papà Oreste e mamma Maria – entrambi originari e residenti a Gazzada Schianno assieme ai figli – vennero notate dai cittadini, che apprezzarono la serietà e la professionalità nel lavoro.
L'inizio del lavoro di Giovanni
L’intera famiglia Bianchi era coinvolta nell’attività, e Giovanni non fu da meno, iniziando fin da giovanissimo ad aiutare in negozio, dove cominciò ad apprendere i rudimenti del lavoro di pasticcere.
E la scuola? “Ho continuato gli studi, conseguendo il diploma in Corrispondente Commerciale in Lingue Estere – ricorda Giovanni – per poi stabilirmi definitivamente all’interno dell’attività di famiglia”.
“Negli anni ’60, in pieno boom economico, si lavorava sempre – ricorda ancora Giovanni Bianchi -, si chiudeva solamente il pomeriggio di Natale. Ricordo che quando venne istituito l’obbligo del giorno di chiusura settimanale, nostra mamma andava comunque in negozio, per sistemare e tenere in ordine, in quanto entrambi i nostri genitori non riuscivano a stare senza lavorare, tanta era la passione che avevano”.
Gli anni passano, il lavoro aumenta, le soddisfazioni non mancano ma purtroppo, nel 1967, a soli 56 anni, muore Oreste per un male incurabile.
“Avevo ventitré anni quando papà è mancato – prosegue Giovanni -, nei mesi precedenti lo accompagnavo spesso in ospedale a Varese per sottoporsi alle cure e lì ho conosciuto Maria Teresa, divenuta dapprima la mia fidanzata e poi mia moglie, che lavorava come infermiera”.
L'apertura del nuovo negozio
La carriera lavorativa si intreccia così con quella sentimentale, l’amore per il lavoro cresce di pari passo con quello matrimoniale ed è così che Giovanni, nel 2008, decide di aprire la pasticceria in via Riva, a due passi dall’autostrada e dal centro di Gallarate.
“Abbiamo scelto di aprire il negozio per dare un futuro alle nostre tre figlie Roberta, Alessandra e Marta; quando hanno ultimato i lavori il mio primo pensiero era di contentezza, era bellissimo. Ricordo che una sera sono venuto fuori del negozio e, nel vederlo tutto illuminato, mi misi a piangere da quanto era bello”.
Attualmente la pasticceria Bianchi è gestita dalle figlie, ma la presenza di Giovanni e Maria Teresa è quotidiana.
Entrando si respira aria di casa, il cliente è accolto dai bellissimi sorrisi delle bariste che, con gentilezza e professionalità, soddisfano le diverse esigenze, dalle brioches al caffè ma anche torte e pasticcini; alla pasticceria Bianchi non manca proprio nulla.
Ci sono anche i “Dolci Virginia” e i famosi “Amaretti di Gallarate”, la specialità della casa, la cui tradizione risale addirittura agli inizi del Novecento, all’epoca chiamati semplicemente “Furlandoni”, cognome di uno dei primi pasticceri della zona al quale è attribuita l’invenzione.
Tanti i ricordi da parte della famiglia
Quanti ricordi emergono tra quelle mura chiacchierando con Giovanni Bianchi, che si dice “Soddisfatto di questi anni e di questa attività, e mi riempie sempre di orgoglio vedere che i clienti apprezzano i nostri prodotti e la nostra qualità. Abbiamo fatto tanti sacrifici ma sono stati ampiamente ripagati”.
Festeggiare i primi novant’anni di vita è estremamente bello e importante, e racchiude in sé una grande emozione.
Il prossimo obiettivo è il compleanno dei cento anni, un altro grande traguardo da raggiungere.
“Mi auguro che vada avanti tutto così come oggi – conclude Giovanni mentre gli occhi si immergono nella memoria del tempo – e di continuare a regalare soddisfazioni ai nostri clienti che vogliamo continuare ad accogliere con il sorriso sulle labbra”.
I gallaratesi – e non solo – possono continuare a dormire sonni tranquilli, sapendo che al risveglio saranno accolti alla pasticceria Bianchi sempre con quel gustoso aroma di caffè, una buona brioches, tante prelibate torte e con tanta gentilezza e professionalità.
Stefano Benetazzo