E’ stata terminata la prima opera in piazza mercato, i promotori cercano nuove pareti a Fagnano Olona.
Con il murales il paese è più vivo
«Un murales per Fagnano». E forse non solo uno. Si è conclusa nei giorni scorsi l’opera che ha unito cittadini promotori, associazioni sostenitrici e un gruppo di ragazzi nell’idea lanciata la scorsa estate: colorare la parete che delimita un lato della piazza mercato con disegni a tema per dare vivacità e carattere a un luogo grigio e anonimo del paese. Un lavoro che non vuole fermarsi e che si propone di colorare altri muri fagnanesi, laddove vi fossero proprietari disponibili e nulla osta paesaggistico del Comune. L’iniziativa è totalmente privata, sostenuta dalla cooperativa sociale Centro Insieme, dall’associazione Madonna Regina e dai cittadini Roberto Mantovani, Giovanni Beretta e Monica Della Terza: la realizzazione del murales, avviata a luglio, ha portato una serie di opere grafiche lungo la parete concessa dalle ditte La Rosa costruzioni e Scandroglio Srl.
Samuela Besana, presidente di Centro Insieme e coordinatrice del progetto
«Il progetto è stato attuato senza alcun contributo comunale – specifica Samuela Besana, presidente di Centro Insieme e coordinatrice del progetto – ma a spese dei promotori e dei bambini e ragazzi coinvolti: Emma Beretta (5 anni), Leonardo Sforzini (4 elem), Chiara Canneliere (5 elem), Emma Pedretti (5 elem), Nikita Bergaminelli (2 media), Giorgia e Giulia Sindona (3 media), Alice Zoccarato (3 media), Sofia Imbrea (3 media), Gabriele Betti (2 liceo artistico)». Missione compiuta, ma già si guarda alla prossima: «La nostra idea è completare il muro restante e poi continuare a colorare il paese. Pertanto i cittadini che volessero abbellire le proprie aziende, case, negozi, può contattarci (centro_insieme@libero.it) e contribuire a colorare la città. Crediamo che coinvolgere i ragazzi e i cittadini tutti a migliorare e abbellire il nostro paese sia un modo affinché gli spazi vengano curati e si sviluppi un senso civico per essere attori e non solo spettatori della bellezza e della cura del luogo in cui viviamo».