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Mattarella invitato per l'inaugurazione della comunità per minori

Il 2025 sarà l’anno dell’inaugurazione della sede della onlus «Le mani di Marco» a Turate, che comprenderà anche una casa di accoglienza per minori e famiglie.

Mattarella invitato per l'inaugurazione della comunità per minori
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Il 2025 che sta arrivando sarà l’anno dell’inaugurazione della sede della onlus «Le mani di Marco» a Turate, che comprenderà anche una casa di accoglienza per minori e famiglie: dopo alcune lungaggini burocratiche, la consegna è infatti prevista finalmente per aprile. Ma non sono finite qui le novità: l’ufficio del Quirinale  ha comunicato la probabile presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al taglio del nastro.

Ristrutturato un edificio fatiscente in centro

«L’edificio è stato inserito dalla Sovrintendenza nell’elenco dei beni culturali da tutelare con il nome “casa a corte” e tale vincolo urbanistico ci ha obbligati a dover rispettare precisi canoni di recupero e restauro conservativo che hanno interessato tutto l’edificio - spiega il presidente Gualtiero Castelli - Una parte del restauro della facciata, anche se non ancora completato, comincia a essere ben visibile ed è frutto del recupero negli strati sottostanti dei disegni originali».

Tanti servizi per i più fragili

Nell’edificio ci saranno una comunità per minori e relativi nuclei famigliari in difficoltà, degli appartamenti per semi autonomia, oltre a un’area polifunzionale per servizi di natura sociale ancora in fase di progettazione. E a proposito della gestione: «E’ stata sottoscritta una partnership con il “Villaggio Sos” di Saronno che vanta una trentennale esperienza nella gestione di strutture e comunità per minori. Stiamo iniziando ad assumere educatori e psicologi che si occuperanno del supporto necessario».

Grande la generosità dei turatesi

La comunità turatese sta rispondendo positivamente: «A oggi il sostegno della cittadinanza è particolarmente buono e ben oltre le aspettative: molti singoli cittadini, associazioni e qualche azienda hanno infatti fornito il loro contributo al progetto. Numerose persone ci hanno sottolineato di condividere modalità e obiettivi iscrivendosi come volontari per la gestione del servizio e addirittura presentando delle idee progettuali per gli spazi ancora non utilizzati». E ancora: «Ogni ulteriore idea e proposta per l’utilizzo degli spazi o per costruire altre iniziative è benvenuta, basta scriverci. Ad oggi abbiamo ricevuto proposte per una bottega per corsi di lavoro a maglia, una stireria e uno studio di psicologia e supporto famigliare».

A breve il taglio del nastro dopo tante difficoltà

Gualtiero Castelli, a nome del direttivo e di tutti i volontari dell’associazione, non nasconde che nel lungo percorso, ricco di ostacoli, non sono mancati momenti di scoraggiamento: «Sebbene abbiamo pensato più volte di abbandonare il progetto per le innumerevoli difficoltà, soprattutto burocratiche, e gli assurdi vincoli posti, siamo stati però spronati a proseguire dalla carenza di strutture simili a fronte di un bisogno sempre crescente sottolineatoci dalle tutele minori». E infine: «Forse dovremmo fermarci un po’ tutti a riflettere su quello che la nostra società post Covid sta producendo in termini di disagio e difficoltà famigliari. Una riflessione sullo stile di vita e i valori che stiamo trasmettendo andrebbe portata avanti seriamente».

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