Emergenza

Maltempo Gerenzano, il sindaco: "Non permetteremo mai di nuovo la Dad"

Stefania Castagnoli ha richiesto con forza un sostegno della Regione e dello Stato in questo momento drammatico per il suo paese.

Maltempo Gerenzano, il sindaco: "Non permetteremo mai di nuovo la Dad"
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Dopo il rischio scongiurato di una nuova ondata di maltempo, pronta ad abbattersi su case senza tetto e già fortemente compromesse, il sindaco di Gerenzano Stefania Castagnoli ha tratto un sospiro di sollievo per il mancato aumento di famiglie senza un’abitazione agibile, ma la situazione tragica degli immobili pubblici e privati gerenzanesi purtroppo non cambia.

"Siamo stati l'epicentro degli eventi atmosferici violenti"

“Siamo stati il Comune più colpito della zona, l’epicentro di tutti gli episodi atmosferici straordinari di fine luglio. Purtroppo tantissime case, compresa la mia, sono coperte da teli e non da tetti. I danni subiti dai privati si aggirano intorno ai 40 milioni di euro, mentre per quanto riguarda il patrimonio pubblico i danni su scuole, municipio, centro anziani, punto ristoro del Parco degli Aironi e palazzetto dello sport sono di 2,5 milioni. La parrocchia ha quasi tutti gli edifici inagibili, compresa la scuola dell’infanzia Carlo Berra”, ha sottolineato.

"Non chiediamo la vostra elemosina"

Di fronte a questa drammatica situazione si è rivolta a Regione Lombardia e al governatore Attilio Fontana, come già fatto con una lettera insieme a otto sindaci del Saronnese e della Bassa Comasca:

“Non si può far finta di nulla. A Gerenzano abitano persone abituate a lavorare dalle 7 del mattino alle 7 di sera. Non chiediamo la vostra elemosina, ma un sostegno di fronte a danni di migliaia di euro per ogni cittadino. Negli scorsi giorni un’anziana mi ha comunicato di essere stata in Posta per ritirare in anticipo un buono fruttifero per sostenere le spese di rifacimento del tetto e sono convinta che molte altre persone siano state costretta a tale operazione. Spese così ingenti e impreviste sconvolgono il progetto di vita di una famiglia media”.

"Non permetteremo che i nostri ragazzi facciano ancora la Dad"

Alla Regione si chiede anche un sostegno per le scuole:

“Stiamo facendo enormi sforzi per riconvertire in aule spazi della scuola media Fermi. Settembre è dietro l’angolo. Non permetteremo che i nostri ragazzi facciano ancora la Dad dopo gli anni di pandemia. Così come la nostra Amministrazione non permetterà mai di aprire un mutuo per sostenere le spese urgenti, mutuo che poi graverebbe sulla spesa corrente, costringendoci a tagliare su sociale, scuole, famiglie e associazioni. A pagare non devono essere ancora una volta i cittadini”.

I soldi nel bilancio comunale però non bastano per sostenere cifre così alte:

“Abbiamo a disposizione solo 250mila euro a fronte di danni milionari. Se proprio Regione Lombardia non vuole erogarci nulla senza avere qualcosa in cambio, chiediamo almeno di anticiparci i fondi per le spese urgenti e, al termine dell’iter assicurativo, restituiremo tutto”.

Non manca un appello anche al premier Giorgia Meloni:

“Proclami lo stato di calamità naturale. L’assenza di vittime o il ridotto numero di famiglie sfollate non possono essere l’unico parametro per la definizione dello stato calamitoso. Grazie a Dio siamo vivi, ma siamo morti economicamente”.

Un grazie ai volontari

Un grazie di cuore è poi andato ai volontari, alla Protezione civile provinciale e ai dipendenti pubblici che nell’emergenza hanno dimostrato il valore del servizio pubblico. Infine tre pensieri:

“Mi rivolgo agli anziani che, dopo una vita di sacrifici, meritano una terza età serena, ma il Covid, la guerra e ora questa catastrofe li riempiono di preoccupazioni. Siate forti e non sentitivi soli e inutili. Siete un punto di riferimento per i vostri figli e nipoti. Io ho una mamma ricoverata in ospedale che, in queste due settimane di ferie dal lavoro che mi sono presa per gestire l’emergenza, sono riuscita a vedere solo due volte e in queste occasioni mi ha dato tutta la forza necessaria”.

E ancora:

“Penso anche alle mamme con figli piccoli e allora inventiva per far apparire normale ai bambini una situazione straordinaria. Un pensiero di riconoscenza va poi alla nostra Protezione civile, guidata da Guglielmo Montrasio, che sta facendo l’impossibile pur essendo senza i mezzi danneggiati dalla grandine. I volontari sono stremati, ma li invito a non mollare proprio ora. Quando il peggio sarà passato vorrò organizzare un evento in cui tutti i gerenzanesi potranno esprimere loro la riconoscenza che meritano”.

Infine:

“Restiamo uniti perché in questo momento abbiamo bisogno di tutti, nessuno escluso”.

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