L’unione induista sostiene l’Atap di Castiglione donando l’8 per mille
La presidente: «L’esplosione di forme di colori non è solo una gioia per gli occhi, ma anche un’ulteriore opportunità espressiva, per i ragazzi di ogni età di Atap».
Cerchi, bastoni e teli colorati, oltre a palle, cubi e cilindri imbottiti sono la nuova dotazione in possesso dell’associazione Tutela Ammalati Psichici di Castiglione Olona per le sedute psicomotorie offerte ai propri utenti.
L'Unione induista sostiene l'Atap
Grazie a un progetto elaborato dai volontari dell’associazione in relazione ad un bando per i fondi dell’8 per mille dell’Unione Induista Italiana Sanatana Dharma Samgha, l’associazione Atap ha ricevuto un cofinanziamento di 4.000 euro per l’acquisto di strumenti ludici e riabilitativi dedicati alle persone con problemi mentali dei quali si occupa quotidianamente. Il progetto è stato presentato all’Unione Induista Italiana nella convinzione che la stessa potesse dimostrare, come poi è avvenuto, sensibilità ed apprezzamento per l’attività proposta di psicomotricità che considera il corpo dell’individuo e il suo movimento come uno strumento per permettere allo stesso autoconsapevolezza, equilibrio e benessere, sia nell’ambito individuale che in quello relazionale.
Acquistato materiale per l'associazione
In forza del finanziamento per l’acquisto del materiale, e della collaborazione volontaria di psicomotricisti formati da primaria scuola di Varese, che guidano gli utenti di Atap nelle attività proposte, i fruitori beneficiano di tecniche riabilitative innovative che potenziano il benessere fisico, affettivo e di relazione, idoneo a migliorare gli standard di vita quotidiani, sia all’interno del nucleo familiare, che nelle comunità educanti e lavorative nelle quali sono inseriti. «L’esplosione di forme di colori - dichiara la presidente dell’associazione Irene Focaia - non è solo una gioia per gli occhi, ma anche un’ulteriore opportunità espressiva, per i ragazzi di ogni età di Atap, che arricchisce ogni cittadino che voglia mettersi in gioco nella nostra realtà di solidarietà e volontariato»