Lombardia pronta a vaccinare il Sierra Leone
La Fase 3 con le terze dosi e i richiami parte oggi. La Lombardia non si tira indietro davanti agli appelli dell'Oms e del Presidente Draghi ed è pronta a portare vaccini e "know how" nel Paese africano
Parte oggi con la vaccinazione di 2.500 immunocompromessi la 'fase 3' della campagna vaccinale lombarda. Il piano è stato illustrato nei dettagli da Guido Bertolaso che ha definito "saggia" la decisione del Governo di parlare di "dose addizionale e non di richiamo". Nell'occasione, lo stesso Bertolaso è tornato sulla notizia comunicata dal governatore lombardo circa il fatto che la Lombardia, in tema di vaccinazioni anti-covid, è pronta ad aiutare anche i Paesi africani, iniziando dalla Sierra Leone.
La "macchina" lombarda dei vaccini verso la Sierra Leone
Come annunciato dal governatore lombardo, la Lombardia proporrà al Governo di avviare una campagna di vaccinazioni anche in Sierra Leone. "Non sarà sfuggito - ha spiegato Bertolaso - l'appello dell'Oms quando disse che non è giusto partire con la terza dose se in Africa non è stata fatta neanche la prima. Noi non siamo rimasti indifferenti neanche alle parole del premier Draghi che, in occasione del G20, aveva detto che 'bisognava fare di più per i Paesi poveri'".
"In Sierra Leone ci sono numeri terribili. Muoiono di parto in media 1.950 mamme su 100.000. Credo che un ruolo della Lombardia sarebbe da esempio e una sfida a tutti gli altri Paesi del mondo. La Sierra ha dimensioni simili a quelle della Lombardia, anche come popolazione. Proveremo a recuperare i vaccini necessari così da organizzare la distribuzione a partire dalla capitale. 'Sfruttiamo' una campagna di emergenza vaccinale per dare un impulso importante alla vita di queste persone".
L'organizzazione della "Fase 3"
L'organizzazione della campagna vaccinale prevede un ciclo 'a 3 dosi' per le persone immunocompromesse (trapiantati e gravi immunodepressi) con somministrazione almeno dopo 4 settimane dalla seconda (con uno dei vaccini mRNA) e un richiamo con terza dose (con le indicazioni che arriveranno dal commissario Figliuolo) per 680.00 over80, 80.000 ospiti delle RSA e 396.000 operatori sanitari. Per queste categorie, il richiamo è previsto dopo almeno 6 mesi dalla seconda dose. Anche in questo caso è utilizzabile indifferentemente uno dei vaccini mRNA.
"Si tratta di un'operazione preventiva - ha spiegato - non perché c'è una nuova ondata che ci aspetta domani mattina, ma è un modo per cautelare i soggetti più a rischio".
"Come detto anche dalla vicepresidente - ha aggiunto - le nuove disposizione sul green pass hanno fatto sì che si rendessero disponibili nuove vaccinazioni per le prime dosi, per cui è prevista dal 1 ottobre al 30 ottobre una 'fase di Transizione'".
Viene dunque allungata la fase massiva sino alla fine del mese di ottobre alla quale si affianca quindi la 'Fase 3' perché "fino alla prossima primavera bisogna andare avanti a combattere".
Bertolaso ha spiegato che, inevitabilmente, si riducono i grandi centri vaccinali, aumentano le somministrazioni negli ospedali e le Rsa che, entro novembre, saranno tutte pronte e disponibili. Allo tesse tempo, le 21 attuali farmacie, diventeranno 668 entro novembre.
"Abbiamo parametrato la capacità produttiva della 'Fase 3' - ha continuato Bertolaso - su una capacità media che varia fra 20.000 e 65.000 somministrazioni al giorno, siamo cioè in grado di coprire qualsiasi esigenza".
La prenotazione avverrà sempre tramite il portale di Poste Italiane.