L'arciere fagnanese Gigi Porta è argento nella tappa francese delle Indoor World Series
«Vivere un’esperienza così è stato eccezionale. E si torna a casa ingolositi… magari ricapiterà».

Gigi Porta d’argento finale col suo mito, arciere di Fagnano Olona, sul podio con il suo mito.
Gigi Porta conquista l'argento
E’ un argento che brillerà a lungo nel cuore e nel ricordo di Gigi Porta, quello conquistato dall’arciere fagnanese a Nimes, nella tappa francese delle Indoor World Series, circuito internazionale con i migliori atleti del mondo.
Un risultato pazzesco e un’esperienza straordinaria che lo ha visto arrivare a giocarsi la finale con l’americano George Ryals, icona di questo sport e riferimento per lo stesso Porta, catapultato nell’olimpo del compound ad affrontare un mito. Alla fine, oltre alla medaglia d’argento nella classe 50+, per l’arciere arrivato da Fagnano i complimenti e l’empatia dello stesso Ryals, sorpreso delle doti dell’avversario non professionista, eppure di così alto livello. Non una sorpresa per chi conosce Gigi Porta e la sua attitudine per l’arco, una passione grande che nella sua carriera – ha iniziato nel 1996 nel tiro con l’arco olimpico, dal 2011 si è specializzato nel compound – lo ha visto vincere 19 medaglie ai Campionati italiani, individuali e di squadra.
Una grande passione iniziata per caso
A dare ancora più epica alla trasferta internazionale, la genesi della partecipazione, regalata dalla moglie Sonia per realizzare quel sogno cullato da tempo di una sfida mondiale, carica famigliare completata dalla presenza delle figlie Carlotta e Anita al suo fianco, tifose speciali al seguito, con le quali ha festeggiato l’incredibile podio finale.
«Ho vissuto tante emozioni come mai prima, che resteranno a lungo. E’ una grande passione, alla quale posso dedicare il tempo limitato che il lavoro mi consente. Per me è un hobby, iniziato quasi per caso, che però mi diverte tantissimo. Assaporare il clima internazionale è stato fantastico, avevo il supporto delle mie figlie, ma anche del mio team Arcieri dell’Airone. E arrivare a sfidare un mito in finale… mi tremavano le gambe».
E chissà che non ci sia un’altra occasione:
«Vivere un’esperienza così è stato eccezionale. E si torna a casa ingolositi… magari ricapiterà».