Saronno

L'archivio dell'ex Pretura di Saronno è stato messo in sicurezza

L'enorme archivio documentale è stato trasferito a Bologna: tornerà a casa nel giro di tre mesi, nei locali messi a disposizione dall'ex prevosto Monsignor Claudio Galimberti

L'archivio dell'ex Pretura di Saronno è stato messo in sicurezza
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Pubblico e privato hanno fatto squadra per la messa in sicurezza dell'archivio dell'ex Pretura di Saronno, contenente atti e documenti risalenti fino al 1807.

La messa in sicurezza dell'archivio dell'ex Pretura

L'iniziativa, sulla scorta della Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del Patrimonio Culturale per la Società (Convenzione di Faro), ratificata dal nostro Paese nel 2020, è stata presa dal Tribunale di Busto Arsizio, proprietario del fondo archivistico dell'ex Pretura  collocata fino a giovedì scorso nei locali dell'ex Palazzo di Giustizia di Saronno.

All'interno, atti e documenti dal 1807 fino alla chiusura dell'istituto, una vasta testimonianza di vicende storiche (politiche, sociali ed economiche) che hanno riguardato Saronno e il suo territorio e che riflettono in molti aspetti le vicende nazionali: dall’epoca Napoleonica, i moti risorgimentali, il Regno di Italia e i movimenti sociali di protesta, fino alle due guerre mondiali e alla Repubblica.

Un patrimonio a rischio

La documentazione, conservata nei depositi interrati del palazzo di giustizia, a causa delle difficili condizioni microclimatiche dei luoghi, si è notevolmente degradata, tanto da richiedere interventi d’urgenza per la sua tutela e conservazione.

Una rete per il salvataggio

Diversi i soggetti pubblici coinvolti: l'Archivio di Stato di Varese, la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica per la Lombardia e la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio, con quest'ultima che si è occupata del progetto di restauro dell'immobile che ospiterà l'archivio.

Anche il mondo del privato ha fatto la sua parte, secondo i principi della “Social Responsibility” anglosassoni, attraverso la riconosciuta professionalità archivistica del dottor Andrea Germi, attivo a Saronno e nel territorio e al quale si deve, tra gli altri, il riordino degli archivi ecclesiastici saronnesi, la loro conservazione e valorizzazione/divulgazione.

All'iniziativa ha collaborato anche  la società “Saronno – città dei Beni Comuni” che nell’ambito del vasto progetto di riqualificazione dell’area Ex Isotta Fraschini a Saronno ha tra i suoi punti qualificanti il recupero e la valorizzazione della memoria e della storia archivistica della città, ed è impegnata nella costruzione di spazi di conservazione archivistici.

Dalle ricerche alla conservazione

L’intera iniziativa è nata dalla passione e dall’opera di persuasione dell'avvocato Angelo Proserpio, assiduo nella consultazione dei documenti per le sue ricerche storiche, e che nel tempo ha sempre mantenuta viva la coscienza della importanza sociale, politica e giuridica dell’archivio di proprietà del Tribunale di Busto Arsizio, presso il quale fino agli ultimi giorni ha ricoperto il ruolo di Presidente dell’Ordine degli Avvocati, nonchè la carica di Presidente della Società Storica Saronnese. E’ nel suo nome e alla sua memoria che l’intera iniziativa intende essere ispirata.

"E’ doveroso un ringraziamento - si legge nel comunicato di Vivaio Saronno - a tutti i numerosi soggetti che con passione e disinteresse hanno contribuito con competenza e professionalità alla realizzazione del progetto di tutela di questo importante patrimonio archivistico, che vede oggi un importante traguardo, passo preliminare indispensabile per la sua messa a disposizione agli studiosi".

Archivio a Bologna, poi tornerà a casa

In questi giorni è stato compiuto il trasferimento dell’archivio da parte dell’azienda Frati&Livi di Bologna, leader internazionale nel settore del disaster recovery per archivi, biblioteche e depositi museali: la documentazione verrà ora sottoposta a un trattamento specifico di sanificazione che consentirà il successivo riordino della documentazione a cura di un team di qualificati archivisti.

La difficile e delicata operazione di trasferimento è stata resa possibile grazie alla collaborazione materiale del locale gruppo scout AGESCI Saronno 1 e della Fondazione Ba.Co. base scout Colombara, che ha fornito il suo supporto logistico.

Questo trasferimento temporaneo si completerà con il ritorno dell’archivio a Saronno, la sua catalogazione e riordino secondo il Progetto Archivistico approvato dalla Soprintendenza Archivistica che avrà una durata stimata di tre anni, sotto la responsabilità operativa del Dott. A. Germi.

Terminata la sanificazione e i trattamenti seguenti operati dalla azienda Frati&Livi di Bologna, l’archivio tornerà entro i prossimi tre mesi in una nuova sede predisposta come moderno deposito archivistico presso i locali messi a disposizione dal compianto Prevosto di Saronno mons. Claudio Galimberti, che ha generosamente seguito e sostenuto con grande riservatezza e determinazione questa iniziativa fino agli ultimi suoi giorn, locali di proprietà della parrocchia del Santuario della Beata Vergine dei Miracoli e oggi in comodato a “Saronno città dei Beni Comuni”.

Tutta l’operazione congiunta di tutela verrà documentata e narrata attraverso un cortometraggio che verrà realizzato dal creative studio lab “Why is desert desert?” dell’arch. Marco Germi.

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