La psicologia clinica "entra" nella casa di comunità
L’Unità Operativa di Psicologia Clinica (UOPsi) è chiamata ad attuare e sviluppare un sistema complessivo d’intervento psicologico a favore dei soggetti in situazioni di malattia
Intervista al dottor Andrea Calcaterra sul ruolo della psicologia clinica all'interno della Casa di comunità di Gallarate.
La psicologia clinica "entra" nella casa di comunità
Il Dott. Andrea Calcaterra, Responsabile dell’Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Psicologia Clinica dal 2022, è membro del Coordinamento Regionale dei Responsabili delle Unità Operative di Psicologia (UOPsi) e dei Coordinamenti di Salute Mentale e di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA) della ATS Insubria.
Specializzato in Psicologia del Ciclo di Vita, le sue competenze come psicologo psicoterapeuta e neuropsicologo sono pluriennali e spaziano dalle persone di minore età alle persone in età senile. La sua storia professionale in Azienda comincia nel 2011 come Dirigente Psicologo in staff all’Unità Operativa di NPIA di Gallarate, ove è stato, fino al nuovo incarico dirigenziale, referente dell’area disturbi dell’apprendimento e dell’Ambulatorio Disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD), membro del Comitato tecnico scientifico del Centro Territoriale di Supporto Scolastico (CTS) di Varese e di vari Tavoli intersettoriali di coordinamento operativo di progetti territoriali volti a promuovere l’inclusione scolastica delle persone con Disturbi del neurosviluppo.
In precedenza, ha maturato una più che decennale esperienza professionale nell’ambito della neurogeriatria, della psichiatria e delle patologie croniche, in realtà milanesi quali il Pio Albergo Trivulzio, l’Ospedale San Raffaele Turro e l’Ospedale Gaetano Pini.
Il Dott. Calcaterra, inoltre, dal 2002 è Professore a contratto presso la Facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica di Milano e ha svolto attività di ricerca scientifica in psicologia cognitiva applicata. Nel corso degli anni ha anche ricoperto i ruoli di docente in corsi di formazione in ambito scolastico e sanitario, di relatore e responsabile scientifico di convegni del settore e di tecnico ausiliario in ambito forense.
Quali sono le patologie trattate dalla SS Dipartimentale di Psicologia Clinica?
L’Unità Operativa di Psicologia Clinica (UOPsi) è chiamata ad attuare e sviluppare un sistema complessivo d’intervento psicologico a favore dei soggetti in situazioni di malattia, disagio o fragilità psicosociale, fornendo supporto globale a tutto il percorso di cura del paziente e dei suoi familiari, costituendosi come punto di riferimento per tutte le attività di psicologia svolte in Azienda. La UOPsi, infatti, pur afferendo al Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze, ha una valenza trasversale a tutta l’Azienda, avendo in capo la gestione e il coordinamento unitario di tutto il personale psicologico dell’ASST.
Lo staff, al fine di realizzare il principio della continuità di cura e facilitare l’accoglienza e l’accesso alle strutture, opera in stretta integrazione multiprofessionale all’interno delle Unità Operative ospedaliere e delle strutture territoriali dell’Azienda, afferenti nello specifico: al Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze (S.C. Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza; Centri Psicosociali; Centro Diurno; Comunità Riabilitative ad Alta Assistenza; Comunità Protetta a Media assistenza; S.C. Servizio per le Dipendenze); al Dipartimento di Scienze Neuroriabilitative (S.C. Neurologia e S.C. Riabilitazione e Recupero Funzionale); al Dipartimento Oncologico; ai Distretti (Consultori Familiari e Case di Comunità).
Pertanto, gli psicologi della UOPsi, portatori di una visione che parte dalla promozione della persona e dal concetto di resilienza, erogano prestazioni preventive, psicodiagnostiche, terapeutiche, di consultazione, di abilitazione/riabilitazione e consulenziali in funzione dei bisogni di salute della popolazione di tutte le fasce di età.
In sintesi, il target di utenza va dalle situazioni di disagio psicologico in cui una persona ancora non è malata ma non sta più bene e alle situazioni di chiara psicopatologia.
Quanti sono i pazienti attualmente presi in carico?
Il numero di pazienti in carico alla UOPsi è vasto ed eterogeneo, sovrapponendosi sostanzialmente al bacino di utenza complessivo delle Unità Operative e Strutture aziendali in cui lo staff degli psicologi svolge le proprie funzioni.
Quali sono le attività svolte all'interno della Casa di Comunità e quali i servizi di cui i cittadini possono avvalersi?
Merita una menzione particolare la progettualità di recente implementata dalla UOPsi nelle Case di Comunità (CdC) dell’Azienda, in integrazione multiprofessionale e in collaborazione con gli stakeholder territoriali, con l’obiettivo di intercettare precocemente e rispondere tempestivamente ai bisogni psicologici dei cittadini nel contesto delle Cure Primarie, in un’ottica di promozione della salute psicologica e prevenzione primaria.
Si tratta dell’offerta di un servizio di consultazioni psicologiche di primo livello, che accolgono, leggono il bisogno psicologico e orientano sulle strategie più adatte rispetto alla situazione specifica, erogando, se del caso, una prima risposta ai bisogni dell’utente, accompagnandolo e facilitandolo nell’eventuale passaggio in continuità assistenziale tra i diversi livelli di intensità e complessità di intervento (prevenzione - cure primarie - servizi specialistici).
Nelle Case di Comunità di Cassano Magnago e di Lonate Pozzolo sono attivi degli Ambulatori di Psicologia, ad accesso libero, specificatamente dedicati ai minori in età scolare (e ai loro familiari) con problematiche emotive, difficoltà di apprendimento e/o socializzazione o disagio psicologico all’esordio.
Nella Casa di Comunità di Saronno è invece attivo un Ambulatorio di Psiconcologia, che va a potenziare sul territorio, in raccordo con la S.C. Oncologia, l’offerta psicologica a favore dei cittadini affetti da patologie oncologiche, con fronte allargato sui minori, facilitando l’accesso a interventi di sostegno psicologico ed accompagnamento al singolo, alla coppia e alla famiglia nella vicenda di malattia.
Quali gli sforzi fatti fino ad oggi e le prospettive per il futuro?
La Direzione Socio Sanitaria, in sinergia con la Direzione del Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze, negli ultimi due anni ha promosso e reso possibile un’ampia e radicale ristrutturazione dell’assetto organizzativo della UOPsi, estendendone il mandato e dotandola degli essenziali livelli di autonomia e responsabilità per un appropriato ed efficiente assolvimento delle funzioni affidate.
Molto di quanto fatto finora è stato finalizzato alla costruzione di una Struttura in grado di fungere da “cabina di regia” per organizzare, razionalizzare e ottimizzare le attività psicologiche aziendali, a vantaggio della qualità e appropriatezza dell’intervento. La prospettiva per il futuro è quella di consolidarla e potenziarla nelle risorse.
I prossimi fronti progettuali sono la messa a sistema della psicologia delle cure primarie nelle Case di Comunità dell’Azienda, che si presta a rappresentare uno dei volani fondamentali per la realizzazione di una Sanità territoriale più vicina e accessibile, unitamente alla strutturazione delle consulenze psicologiche nel polo ospedaliero e alla formalizzazione delle attività psicologiche a favore del benessere lavorativo.
“La struttura Semplice Dipartimentale di Psicologia Clinica permette, nel quadro complessivo della riorganizzazione del Dipartimento di salute mentale e delle dipendenze, di dare un valore aggiunto ai percorsi di cura, sia ospedalieri che territoriali, nel contributo che la psicologia può garantire ai nostri utenti”, conclude il Dott. Marino Dell’Acqua, Direttore Socio Sanitario di ASST Valle Olona, “Il supporto psicologico è ormai parte integrante di tutti i percorsi di cura, in quasi tutte le specialità cliniche. Un altro tassello di qualità che questa ASST è riuscita a inserire nella propria organizzazione”.