La neorettrice dell'Insubria ha presentato i suoi quattordici delegati
Sono quattordici i professori e le professoresse che lavoreranno a stretto contatto con la governance per i settori di competenza
Sono stati presentati oggi, 28 novembre 2024, all’Università dell’Insubria i delegati e le delegate della rettrice Maria Pierro, in un incontro condotto con il prorettore vicario Umberto Piarulli e aperto a tutta la comunità accademica, nella nuova aula magna di via Ravasi a Varese.
La neorettrice dell'Insubria ha presentato i suoi quattordici delegati
Sono quattordici i professori e le professoresse che lavoreranno a stretto contatto con la governance per i settori di competenza, tra i quali si segnalano tre novità assolute: l’edilizia, l’intelligenza artificiale e il benessere psicologico.
I nomi della squadra, che erano già stati comunicati al Senato accademico il 19 novembre, sono: Paola Biavaschi per l’uguaglianza di genere e le pari opportunità; Emanuele Boscolo per l’edilizia e gli appalti; Camilla Callegari per le politiche inerenti alla disabilità e il benessere psicologico; Daniela Dalla Gasperina per la didattica e la formazione; Mauro Fasano per la valorizzazione della conoscenza; Giorgio Grasso per il diritto allo studio e l’uguaglianza sostanziale; Rossella Locatelli per il bilancio e la pianificazione strategica di ateneo; Adriano Martinoli per la sostenibilità, le aree verdi e l’efficientamento energetico, nonché mobility manager; Loredano Pollegioni per la ricerca e l’innovazione tecnologica; Barbara Pozzo per l’internazionalizzazione; Tiziana Rubino per il polo di Busto Arsizio; Andrea Spiriti per la promozione dei beni culturali, museali e bibliotecari; Davide Tosi per l’intelligenza artificiale; Andrea Uselli per l’orientamento e il placement.
La nuove strategie dell'università
A coordinare il loro lavoro sarà Cristiana Schena, professoressa ordinaria di Economia degli intermediari finanziari del Dipartimento di eccellenza di Economia, che è stata nominata referente strategica per il coordinamento delle azioni della governance.
Strategia, innovazione, senso di appartenenza, inclusione, sostenibilità e rispetto sono state le parole ricorrenti negli interventi di delegati e delegate, il cui ruolo è fondamentale nella visione della rettrice Maria Pierro: «Siamo convinti che il compito primario del nostro ateneo sia la formazione delle future generazioni, con l’offerta di istruzione e competenze qualificate, frutto di una ricerca di eccellenza, i cui esiti devono essere messi a disposizione anche del territorio per promuoverne la crescita culturale, economica e sociale. Questi obiettivi richiedono un’accurata pianificazione strategica, necessaria per imprimere un cambio di passo e possono essere raggiunti non solo con l’impegno costante nella ricerca e nella didattica, ma anche mediante il confronto continuo con enti, imprese e istituzioni, nazionali e internazionali, favorendo così sia la produzione di nuove conoscenze, sia un dialogo costante e costruttivo che valorizzi la collaborazione tra pubblico e privato. In questo è fondamentale l’apporto dei nostri delegati, individuati per gli ambiti strategici prioritari, tenendo conto delle loro specifiche competenze professionali e relazionali».
Il prorettore Umberto Piarulli ha ricordato gli obiettivi principali della nuova governance: «Innovare la didattica, sia con la creazione di nuovi percorsi formativi adeguati alle richieste del mondo del lavoro, sia con l’introduzione di nuove modalità di erogazione degli insegnamenti a supporto di quelle tradizionali, sia con la promozione di una maggiore internazionalizzazione; promuovere la ricerca, garantendo gli strumenti e le attrezzature adeguate; potenziare la terza missione (oggi valorizzazione della conoscenza); dialogare costantemente con la componente studentesca per comprenderne le necessità, emendare le criticità e rispondere alle loro richieste; sviluppare il dialogo con gli stakeholder nazionali e internazionali; accrescere la reputazione, la credibilità e l’immagine del nostro ateneo. Per raggiungere questi risultati è necessario lavorare con impegno e determinazione nel rispetto delle regole e delle persone, in sinergia con tutti gli organi di ateneo».
Le parole di Cristiana Schena
Senso di squadra e di appartenenza anche nelle parole della referente strategica Cristiana Schena: «Sono stati scelti gli attori di un processo molto ambizioso, di un percorso molto importante che la nuova governance vuole far compiere al nostro ateneo. Abbiamo persone molto motivate e molto decise nel perseguimento degli obiettivi e ci sarà ovviamente la necessità di coordinare, di far rientrare tutte queste idee e obiettivi in un piano strategico che si realizzerà nel suo complesso. Interpreto questa nomina che mi è stata assegnata come quella che un bravo direttore di orchestra fa quando individua il primo violino. Il primo violino è quello che dà il ritmo, guarda negli occhi il direttore e attacca le danze. Io avrò solo il compito di tenere il ritmo, di far viaggiare questa macchina così bella e così composita, aiutando nello sviluppo delle condizioni, dei processi necessari e dell’organizzazione che saranno necessari per realizzare questi bellissimi obiettivi di cui oggi abbiamo sentito alcuni dettagli e spunti, che saranno declinati quanto prima nella progettazione strategica».
Paola Biavaschi, delegata all’uguaglianza di genere e alle pari opportunità, è professoressa ordinaria di Diritto romano e fondamenti del Diritto europeo al Dipartimento di Scienze umane e dell’innovazione per il territorio, da lei diretto.
«Viviamo in un’epoca in cui le conoscenze scientifiche, sociali e culturali ci stanno portando a riconoscere la complessità e la ricchezza dell’identità umana. Il riconoscimento della parità di genere, solido principio costituzionale, rappresenta un elemento fondamentale per il progresso umano, sociale ed economico della società. Tra i miei principali obiettivi: consolidare la rete di collaborazione tra l’ateneo e le istituzioni, gli enti e le associazioni del territorio che si occupano delle politiche di genere, del contrasto alla violenza di genere, della promozione di una cultura di uguaglianza e della concreta applicazione delle pari opportunità; coltivare una profonda sensibilità di genere all’interno del Piano Strategico di ateneo; coordinare le attività relative al Bilancio di Genere; favorire la creazione di un Osservatorio di genere avente ad oggetto il territorio insubre».
Emanuele Boscolo, delegato all’edilizia e agli appalti, avvocato amministrativista, è professore ordinario di Diritto amministrativo al Dipartimento di Diritto economia e culture. È presidente dell’Associazione italiana di Diritto urbanistico, socio dell’Istituto nazionale di Urbanistica e co-redattore della proposta di Legge urbanistica di principi (2023).
«Il rafforzamento del patrimonio edilizio rappresenta una politica centrale, decisiva per il complessivo sviluppo di un ateneo policentrico, con forti connessioni con il territorio. In questa direzione, si impone una programmazione organica delle azioni future, in stretto raccordo con il Piano Strategico. Una programmazione, molto più esigente ed articolata rispetto al programma triennale dei lavori pubblici, da strutturare a partire dall’ascolto e dalla ponderazione dei bisogni e dall’analisi dei livelli di adeguatezza delle strutture esistenti, per approdare alla definizione delle priorità e delle soluzioni di intervento. Soluzioni da perseguire secondo un ordine di progressivo consolidamento dei poli dislocati nelle tre città, da rendere sempre più riconoscibili e aperti alle comunità locali, vivi e frequentati anche oltre i ritmi della vita accademica».
Camilla Callegari, delegata alle politiche inerenti alla disabilità e al benessere psicologico, è professoressa associata di Psichiatria al Dipartimento di Medicina e chirurgia. È direttrice dal 2016 della Scuola di specializzazione in Psichiatria e nel Dottorato di Ricerca, nonché del Dipartimento di Salute mentale e dipendenze dell’Asst dei Sette Laghi.
«Le problematiche legate alla disabilità e alla salute mentale sono oggi più cruciali che mai. La nostra università deve continuare a mantenere un forte impegno verso l’inclusione, la riduzione degli ostacoli sia a favore degli studenti con disabilità funzionali, mediante azioni finalizzate alla loro piena integrazione, offrendo loro anche supporto psicologico, sia più in generale per tutti coloro che intendano fruire delle iniziative dell’ateneo. A tal fine desidero individuare politiche che garantiscano l’accessibilità fisica e digitale per tutti, che garantiscano la piena partecipazione alla vita accademica, anche in un’ottica di promozione del benessere psicologico».
Daniela Dalla Gasperina, delegata alla Didattica e alla formazione, è professoressa associata di Malattie infettive al Dipartimento di Medicina e innovazione tecnologica, docente nei corsi di laurea, nelle Scuole di specializzazione e nei master afferenti alla Scuola di Medicina dell’Università dell’Insubria.
«La didattica è uno dei pilastri della vita universitaria. In una realtà complessa come quella attuale, in rapido e continuo cambiamento, ogni docente deve sentire la responsabilità di fornire ai propri studenti strumenti innovativi ed efficaci, per renderli capaci di affrontare il mondo del lavoro sempre più sfidante. Servono competenze sulla materia, ma è importante favorire l’autonomia critica, dare strumenti utili al confronto costruttivo e alla creatività, strumenti indispensabili per dare il proprio contributo in qualunque ambiente si vada a lavorare. Per questo nei prossimi anni, ci poniamo l’obiettivo di proseguire nel miglioramento della nostra offerta formativa con una prospettiva di innovazione».
Mauro Fasano, delegato alla valorizzazione della conoscenza, è professore ordinario di Biochimica al Dipartimento di Scienza e alta tecnologia. Docente dell’ateneo dal 2000, studia le malattie neurodegenerative e del neurosviluppo con gli strumenti tipici dei sistemi non lineari complessi. È stato delegato del precedente rettore per l’innovazione e trasferimento tecnologico.
«La mia delega prevede varie azioni: continuare Knowledge Exchange interno (startup, premi, brevetti, imprenditorialità) ed esterno (Netrap, CCIAA, associazioni di categoria); portare in ateneo esperienze del gruppo di esperti che valuterà i casi di valorizzazione delle conoscenze nell'ambito della valutazione della qualità della ricerca Anvur 2020-24; promuovere la proposta di valore in tutte le aree disciplinari presenti all’Insubria. In particolare: formazione continua; iniziative One Health per la tutela della salute pubblica; lotta alle disuguaglianze; predizione e gestione dei beni pubblici; comunicare l’ateneo al territorio».
Giorgio Grasso, delegato al diritto allo studio e all’uguaglianza sostanziale, è professore ordinario di Diritto costituzionale e pubblico al Dipartimento di Diritto economia e culture. Docente di Diritto costituzionale, Diritto dell’ambiente e del paesaggio e Diritto pubblico svizzero. Dal 2012 è direttore del Centro di ricerca sul Federalismo e autonomie locali.
«Diritto allo studio e uguaglianza sostanziale, riprendendo la denominazione della delega, costituiscono un binomio inscindibile, le cui radici affondano nella Costituzione, che invita a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, per garantire il pieno sviluppo della persona umana, e assicura ai capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, il diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi, rendendo effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze che devono essere attribuite per concorso. L’Insubria assicura il diritto allo studio con borse, collegi e residenze a tariffa agevolata».
Rossella Locatelli, delegata al bilancio e alla pianificazione strategica, è professoressa ordinaria di Economia degli intermediari finanziari al Dipartimento di eccellenza di Economia, dal 2017 è direttrice del Centro di Ricerca sull’Internazionalizzazione delle economie locali, Criel, e vicedirettrice del Centro di Ricerca su Etica e responsabilità sociale.
«Oggi la parola sostenibilità è abbastanza usata e spesso evoca concetti alla fine piuttosto vaghi. Siamo tutti consapevoli della rilevanza della sostenibilità ambientale e climatica. Forse un po’ meno di quella sociale. Ricordo però che il primo profilo di sostenibilità, per gli individui, le famiglie, le imprese, le istituzioni, lo Stato, è quello economico-finanziario, del rispetto del vincolo di bilancio, dell’economicità della gestione. La crescita e lo sviluppo dell’Ateneo, deve avvenire mantenendo un corretto bilanciamento tra risorse a disposizione e impegni di spesa e di investimento. Tema vitale anche per la natura pubblica del nostro ateneo. Usiamo denaro pubblico. Lo dobbiamo usare bene. Iniziando con la costruzione del piano strategico 2024-2030 sulla base delle linee programmatiche annunciate da rettrice e prorettore e a partire da quanto già fatto e dai risultati fin qui conseguiti».
Adriano Martinoli, delegato alla sostenibilità, alle aree verdi ed all’efficientamento energetico e mobility manager, è professore ordinario di Zoologia al Dipartimento di Scienze teoriche e applicate ed inoltre Adjunct Professor all’University of Wyoming.
«Grazie per avermi dato l’opportunità di mettermi al servizio dell’Ateneo su delle tematiche che mi toccano particolarmente da vicino perché opero in questo contesto direttamente da diversi anni. La sostenibilità è un perimetro ampio, all’interno del quale trovano spazio alcune delle specifiche azioni previste dalla delega quali la mobilità sostenibile, la gestione e la valorizzazione delle aree verdi e l’efficientamento energetico. Nell’ambito di questo perimetro avremo la necessità di operare con un’ottica multidisciplinare e di coordinamento come si addice alla risoluzione di problematiche complesse quali appunto la sostenibilità. È inoltre importante valorizzare i processi, passare dall’approccio teorico alla realizzazione di attività pratiche anche per dare un segno tangibile di concretezza. All’interno delle città in cui le nostre sedi sono ospitate dobbiamo inoltre garantire un ruolo funzionale e di indirizzo sui temi della sostenibilità. Le aree verdi sono un biglietto da visita fondamentale nell’interfaccia con i cittadini e le comunità, su queste dobbiamo esercitare sperimentazioni innovative che possano essere emulate dalle: sono un biglietto da visita importante, come scambio di inter connessione con la città».
Loredano Pollegioni, delegato alla ricerca e all’Innovazione tecnologica, è professore ordinario di Biochimica al Dipartimento di Biotecnologie e scienze della vita. Dal 1998 è il coordinatore di un gruppo di ricerca The Protein Factory 2.0, impegnato nello studio della biochimica delle proteine, nell’ingegneria proteica e produzione di proteine ricombinanti, nello studio delle basi molecolari di patologie umane e nello sviluppo di soluzioni sostenibili nell’ambito della bioeconomia e dell’economia circolare.
«L’attuazione di questa delega tocca almeno tre ambiti: la formazione avanzata; la ricerca scientifica (ovvero la ricerca di base); la ricerca applicata. Personalmente mi impegnerò attraverso una attività capillare in collaborazione con i dipartimenti e i centri di ricerca di ateneo: nel supportare i ricercatori sia nell’individuare potenziali finanziamenti che attraverso lo sviluppo di infrastrutture idonee a supportare la loro ricerca; nello stimolare le collaborazioni verso progettualità multi- e interdisciplinari, con particolare attenzione a quelle internazionali; nell’incrementare l’attrattività dell’ateneo; nel favorire la comunicazione dei risultati, nell’ottica di open-science».
Barbara Pozzo, delegata all’Internazionalizzazione, è professoressa ordinaria di Diritto privato comparato al Dipartimento di Diritto economia e culture. Dal 2024 è socia corrispondente dell’Accademia dei Lincei, nominata nel 2022 presidente della Società italiana per la Ricerca in Diritto comparato, Sird.
«Intendo innanzitutto ricostituire la commissione internazionalizzazione per ascoltare le diverse esigenze di tutti i dipartimenti. Come priorità ho quella di lavorare a stretto contatto con l’Ufficio Relazioni internazionali per sviluppare tutte le progettualità previste dal Programma Erasmus, per studenti, docenti e personale amministrativo e tecnico. Inoltre, vorrei coordinare al meglio le attività dell’ateneo con quelle della Cattedra Unesco e della Rete delle Cattedre Unesco italiane, al fine di incentivare le potenzialità sia per Como Città Creativa Unesco, che per i diversi siti Unesco della provincia di Varese».
Tiziana Rubino, delegata per il Polo di Busto Arsizio, è professoressa ordinaria di Farmacologia al Dipartimento di Biotecnologie e scienze della vita e presidente del corso di laurea magistrale internazionale in Biomedical Sciences, che ha sede a Busto Arsizio. È coordinatrice del gruppo di lavoro sulle Dipendenze patologiche della Società italiana di Farmacologia.
«Ringrazio la rettrice e il prorettore perché vogliono credere e investire nel polo di Busto Arsizio. Mi metto a disposizione per riuscire a consolidare i rapporti istituzionali con il territorio di Busto, rafforzare il gruppo di docenti che opera nel Polo, favorendo movimenti interni dei colleghi di Varese e Como, con nuovi reclutamenti del personale, e promuovere nuove proposte didattiche nel polo di Busto Arsizio».
Andrea Spiriti, delegato alla promozione dei Beni culturali, museali e bibliotecari (delega che ricopriva già con il precedente rettore), è professore ordinario di Storia dell’arte moderna al Dipartimento di Scienze umane e dell’innovazione per il territorio. Direttore del Centro di Ricerca sulla Storia dell’Arte contemporanea e della rivista «Gli Artisti dei Laghi», è anche investigador de referencia dell’Istituto Universitario La Corte en Europa di Madrid, membro di comitati scientifici e delle redazioni di riviste di settore e specialista di storia dell’arte moderna nei secoli XVI-XVIII.
«Per quanto giovane, l’Insubria ha un cospicuo patrimonio culturale costituito tanto dagli edifici (dal Medioevo al Razionalismo) quanto dalla collezione di arte contemporanea. Scopo primario della delega è da un lato valorizzare il patrimonio edilizio attraverso una sempre maggiore conoscenza e restauro, dall’altro realizzare mostre che pongano in dialettica le collezioni permanenti (sempre più tendenti a divenire un vero e proprio museo universitario) con la storia artistica del territorio varesino e comasco attraverso mostre e convegni. In parallelo, il patrimonio librario sta acquisendo sempre più materiali di alta rilevanza culturale e merita pertanto piena integrazione nella dialettica appena descritta».
Davide Tosi, delegato all’intelligenza artificiale, è professore associato di Sistemi di elaborazione dell’informazione al Dipartimento di Scienze teoriche e applicate. Il professor Tosi fa parte dell’Editorial Review Board di riviste internazionali ed è anche revisore di importanti riviste e conferenze internazionali di Ingegneria del Software, Big Data, e AI. Nel periodo del Covid19, ha condotto la sua attività di terza missione presentando le sue analisi predittive sull’andamento della pandemia con centinaia di interviste per giornali nazionali ed internazionali.
«Mi occuperò di individuare di attività finalizzate all’implementazione dell’Intelligenza Artificiale, del Quantum Computing e simili; ampliare e valorizzare l’offerta formativa di ateneo proponendo l’attivazione di nuovi insegnamenti “orizzontali” e l’implementazione della didattica innovativa, allo scopo di garantire percorsi di studio moderni e flessibili; fungere da collettore di tutte le competenze strategiche di innovazione tecnologica e digitale; favorire il trasferimento di conoscenza e tecnologia al di fuori del contesto accademico».
Andrea Uselli, delegato all’Orientamento e al Placement, è professore associato di Economia degli intermediari finanziari e Finanza aziendale al Dipartimento di Eccellenza di Economia. Il professor Uselli è inoltre coinvolto in diverse iniziative di terza missione, mirate a valorizzare e condividere i risultati della ricerca all’esterno.
«L’orientamento e il placement sono una risorsa e una sfida, perché ci aiutano a favorire un posizionamento attivo e più qualificato dei nostri studenti, con scelte più consapevoli e motivate. Inoltre ci impegnano come ateneo a riflettere sulle modalità di comunicazione/informazione e le azioni di coinvolgimento più appropriate degli studenti e degli stakeholder del mondo del lavoro. Le azioni coinvolgeranno le scuole del territorio ed anche extra-regione, con l’obiettivo di ampliare il bacino di utenza degli studenti iscritti ai corsi di laurea dell’Ateneo, concertando percorsi di orientamento esperienziali e formativi; progetti dedicati al potenziamento della preparazione in ingresso e al tutorato; progetti ed eventi innovativi nel format e nei contenuti, integrando conoscenze e competenze diverse e infine un dialogo e un coinvolgimento con il mondo del lavoro, con attenzione all’evoluzione delle professioni, delle figure e dei fabbisogni professionali, alla luce delle trasformazioni del contesto economico-sociale, dell’innovazione digitale e dell’internazionalizzazione».